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Genzano – Defibrillatore, Di Domenica ha detto ‘basta’: ‘Chiedo al Comune la restituzione per donarlo a chi ne faccia uso’

di domenica defibrillatore

 

Il dottor Massimo Di Domenica

Donare un defibrillatore e sapere che è accantonato in qualche scaffale, senza possibilità di poter essere utilizzato in caso di bisogno. Un epilogo che il dottor Massimo Di Domenica non avrebbe mai immaginato e che a poco meno di un anno dal maggio del 2016, quando fece dono alla città di Genzano di un defibrillatore torna a richiederlo indietro, auspicando che possa essere messo a disposizione di chi saprà farne un migliore utilizzo in caso di bisogno. 

Il suo obiettivo non sospetto è stato da tempo quello di sensibilizzare il Comune affinché comprasse in tempi brevi i contenitori per i defibrillatori già presenti, contenitori che renderebbero tali presidi disponibili 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno. Il 3 novembre proprio Di Domenica aveva incontrato i vertici comunali, con in testa il sindaco Daniele Lorenzon, per illustrargli le sue idee, riassunte nelle azioni da intraprendere per fare di Genzano una Città Cardioprotetta:  Individuazione dei defibrillatori disponibili; Istallazione nella piazza principale di una teca da esterno ove posizionare un defibrillatore per renderlo utilizzabile 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno (eventuale altra teca da posizionare ai Landi; terzo defibrillatore nell’auto di servizio della Polizia Locale); Effettuazione dei corsi di qualificazione per poter defibrillare, al Personale delle Farmacie Comunali, agli Operatori della Polizia Locale e al Personale del Comune (l’elenco degli Enti autorizzati a rilasciare l’attestato della Regione Lazio è reperibile sul sito ufficiale dell’Ares 118); Sensibilizzazione dei Dirigenti Scolastici e delle Organizzazioni Sportive a qualificare il proprio personale all’uso del defibrillatore; Raccordo con la CRI e con la Misericordia (presenti sul territorio comunale) per essere di supporto ai loro Corsi Sanitari rivolti all’intera popolazione”.

Di Domenica sul finire di maggio, quando ha donato al Comune un defibrillatore

Tutto questo fino all’epilogo di venerdì 10 marzo, quando l’ex capogruppo di ‘Patto tra Cittadini’ ha scritto al Sindaco di Genzano richiedendo indietro il defibrillatore.  “Circa dieci mesi fa – si legge nella lettera protocollata – ho donato al Comune un Defibrillatore che mi risulta non essere disponibile per eventuali necessità di carattere sanitario (e, se non erro, tale apparato non è neanche stato acquisito formalmente ai beni del Comune). Poiché tali attrezzature hanno ragion d’essere se rese operativi e revisionate costantemente nelle sue componenti, Le chiedo la restituzione del Defibrillatore che avrò cura di far posizionare in uno degli esercizi commerciali o sanitari che si trovano nelle immediate vicinanze della piazza principale di Genzano, esercizi da me contattati e che si sono resi disponibili nel posizionare e rendere utilizzabile il Defibrillatore nei loro locali. Certo che vorrà convenire con me che un Defibrillatore è più utile se posizionato in un luogo accessibile a chi ha l’autorizzazione ad usarlo piuttosto che rimanere chiuso in un Ufficio ed in attesa delle Sue decisioni in merito, le invio distinti saluti”.

Di Domenica aveva inoltre suggerito, in accordo con la Asl, di “destinare dei locali non utilizzati al pian terreno dell’Ospedale alla Croce Rossa Italiana affinché possa attivarvi la propria Sala Operativa (se attivata coprirebbe gran parte del territorio della ASL) e nel contempo permettere la creazione di un autoparco ove ricoverare i loro mezzi di soccorso. Aveva inoltre consigliato l’attivazione della Sala Operativa Comunale per la gestione delle Emergenze dando il dovuto peso alla presenza, come stabilito per Legge, ad un Responsabile dell’area sanitaria”. Tra gli auspici, quello che “tutti i componenti “politici” del Comune, Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali, potessero fare un corso di primo soccorso di base. Se questa idea fosse passata si era persino detto disponibile ad effettuare dei corsi di Primo Soccorso a titolo del tutto gratuito, secondo le modalità ed i tempi concordati assieme. Una speranza che non è probabilmente venuta meno, anche se la pazienza e la delusione di sapere quell’apparecchio inutilizzato lo hanno spinto all’amara decisione…