Dopo la costituzione della onlus “InsiemexAlbano” i cittadini impegnati nella riqualificazione e valorizzazione della storica e prestigiosa Villa Doria stanno muovendo i primi concreti passi.
L’appuntamento, per i tanti che hanno aderito al progetto, partito dal basso per riportare ai fasti di un tempo l’amata villa albanense, è per martedì 26 marzo alle ore 10,30 al bar Carones, da dove il gruppo si sposterà all’interno dell’angolo verde per mappare le diverse aree e portare alla luce le criticità esistenti.
Nata per volontà di un nutrito gruppo di cittadini, sotto la spinta dei principali referenti del progetto Luca Nardi e Corinna Lucarini, la onlus si è posta l’obiettivo di solleticare e organizzare le spinta propositiva della cittadinanza e le professionalità personali per mettere in piedi una progettualità seria ed efficace sia nel 
breve che nel lungo periodo, tramite inoltre l’attenzione al crow founding e al rapporto con l’Amministrazione locale.
“L’obiettivo dell’incontro – dicono gli organizzatori – è finalizzato ad una maggiore conoscenza delle condizioni della villa e alla realizzazione del primo step operativo di mappatura delle undici aree ornamentali”.
Il progetto, oltre al ripristino dell’area ornamentale, alla messa in sicurezza e alla valorizzazione dell’area archeologica, intende anche ridisegnare le aree verdi del parco pubblico per richiamare i cittadini e i visitatori ad una fruizione attiva della villa, attraverso lo sviluppo di varie tematiche: storia, natura, benessere, tempo libero, sport e cultura.
Dopo una serie di incontri e con le prime attività commerciali che hanno mostrato interesse e assicurato il loro sostegno, il progetto stan prendendo sempre più forma.
Un lavoro condiviso e aperto al panorama commerciale e imprenditoriale della città, dunque, che vuole essere anche uno stimolo per ricostruire il tessuto sociale di Albano, rimettendo al centro dell’interesse collettivo una delle sue risorse più preziose , qual è appunto Villa Doria.
M.E.
Albano risponde all’appello per Villa Doria, oltre 150 all’ombra di Palazzo Savelli
