“Sarà un evento di portata storica”. Così i membri fondatori di ‘Articolo Uno – Movimento Democratico Progressista’ presentano l’incontro pubblico di giovedì 30 marzo, quando al Diana Park Hotel, sulla via Nemorense, ai confini tra Genzano e Nemi, in tanti si ritroveranno al fianco di Massimo D’Alema, per un dibattito volto proprio a togliere i veli sui propositi del partito appena fondato. Di certo sarà la prima iniziativa su scala castellana del nuovo movimento dopo la presentazione nazionale del simbolo, avvenuta mercoledì scorso a Roma, in piazza di Pietra, presso il tempio di Adriano.
A presentare l’iniziativa è Bruno Romagnoli, uno dei tanti esponenti politici castellani che hanno preferito lasciare il Partito Democratico per costruire un nuovo soggetto politico capace di rilanciare un’ideale più marcatamente di sinistra. “E’ un movimento che sta facendo proseliti, il nostro – esordisce Romagnoli -. Nei giorni scorsi è stato fatto un coordinamento della Città Metropolitana del Movimento, con il consigliere regionale Riccardo Agostini e con Lionello Cosentino, ultimo segretario del Pd romano, che ha aderito al movimento. Tra gli altri era presente anche Giulia Urso, storica segretaria della vecchia sezione di via Dei Giubbonari”.
“Quel che è già certo – premette Romagnoli – saranno le caratteristiche del Movimento, che dovrà avere una sua dimensione metropolitana, che unisca Roma e provincia, e che naturalmente dovrà procedere a radicarsi in tutto nel territorio, con l’incontro tra le varie associazioni progressiste, culturali e ambientaliste, romane e metropolitane. Il tutto dovrà tendere a descrivere i riferimenti ideali del movimento stesso, ancorati al primo articolo della Costituzione italiana, per il quale l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, in una fase storica in cui si è perso ogni riferimento all’imperativo di fondare la Repubblica e la sovranità del popolo sul lavoro e sulla dignità che questo attribuisce alle persone. Naturalmente lo strumento politico, per l’appunto il movimento, nelle sue iniziative avrà come scopi quello di rendere effettivo il valore programmatico dell’articolo 3 della Costituzione, del tutto complementare al primo (quello che afferma che “la Repubblica ha il compito di rimuovere tutti gli ostacoli, di ordine economico, sociale, che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini e che impediscono il pieno sviluppo della persona umana”).
“D’Alema – evidenzia Romagnoli, presentando l’amico e l’ispiratore di tante battaglie politiche – ama definirsi come un militante predicatore al servizio di questa fase costituente del movimento. Lui è legato a Genzano, sin da quando fu eletto segretario nazionale della FIGC e ricordo personalmente come abbia più volte manifestato la sua vicinanza alla sinistra genzanese e dei Castelli Romani. Anche in quest’occasione si è reso immediatamente disponibile ad essere presente all’iniziativa, in cui saranno presenti le delegazioni di tanti Comuni dei Castelli, da Velletri ad Albano, passando per Marino, Ariccia, Castel Gandolfo, Rocca di Papa, e tanti altri”.
“Il nostro – ribadisce l’ex assessore genzanese – è un movimento che sta nascendo proprio in questi giorni e che avrà un’attenzione particolare soprattutto verso quei cittadini che negli anni passati si sono allontanati dal voto o, addirittura, hanno ingrossato l’elettorato del Movimento 5 Stelle”.
Quanto agli obiettivi Romagnoli non lo nega, “saranno soprattutto di natura politica, di impegno rispetto ai temi che fanno riferimento alla nostra Costituzione, visto che dopo il Referendum del 4 dicembre la cosa più importante è proprio quella di iniziare a mettere mano all’attuazione pratica degli articoli richiamati, come a quelli del Titolo terzo, sulla valenza sociale economica della nostra Costituzione”.
Sebbene potesse sembrare azzardato parlare di percentuali, Romagnoli si è confermato tipo poco avvezzo a tirarsi indietro: “Sto al fatto che tutti i sondaggi che vanno in giro sono labili, visto che il nostro movimento è nato praticamente mercoledì scorso. Ciononostante è chiaro che dal punto di vista delle potenzialità gli istituti demoscopici seri attribuiscono al nostro movimento percentuali del 15-17%. Ma è bene ribadire come lo scopo del movimento sia comunque quello di costruire un centrosinistra forte, che sappia tener fede ai principi che lo hanno ispirato”.