Il Cimitero visto dall’alto
Lo stato in cui versavano gli uffici del Cimitero a settembre del 2016
E’ un dibattito senza soluzione di continuità quello che si è scatenato intorno alla rimodulazione degli orari di apertura e chiusura del Cimitero di Genzano, con l’Amministrazione guidata dal sindaco pentastellato Daniele Lorenzon che, così come accade anche in altre città limitrofe (Velletri ed Albano su tutte), ha disposto la chiusura settimanale del Campo Santo (prevista al martedì). Se, tuttavia, altrove è divenuta un’abitudine consolidata, va anche aggiunto che né a Velletri né ad Albano è prevista la chiusura di ‘pranzo’, col cimitero che resta aperto ininterrottamente, senza che i cancelli chiudano in tarda mattinata per poi riaprire al primo pomeriggio (CLICCA PER QUI per conoscere tutte le modifiche apportate).
Fermanti con Di Battista
Nel calderone delle polemiche scatenatesi, che hanno visto i cittadini scagliarsi duramente contro la decisione dei vertici comunali, confinando a poche eccezioni le voci fuori dal coro, anche il versante della politica locale ha preso posizione, criticando aspramente la modifica (LEGGI QUI), col Primo cittadino che ha poi provato a spiegare la sua decisione, auspicando un maggior ‘dialogo’ coi genzanesi (LEGGI QUI), invitandoli a presentare i propri suggerimenti.
I bagni
In questo contesto s’inserisce la sortita del capogruppo dei 5 Stelle, Marco Fermanti, che in rete ha diffuso alcune fotografie (risalenti al 17 settembre del 2016, a 2 mesi e mezzo dal cambio di guardia in Comune), che testimoniano lo stato di degrado che imperava (e si presume imperversa ancora) in alcune zone del Campo Santo genzanese. “Questa è la situazione in cui versa una piccola parte del Cimitero di Genzano – ha premesso Fermanti -. Finora per decenza non ho voluto pubblicarle, ma ora basta! Massimo rispetto per chi frequenta il camposanto e massimo rispetto per i loro cari estinti. Vergogna e tristezza infinita verso coloro che non perdono occasione per tacere e speculano sui morti, dei quali, come dimostrano queste foto, in passato non hanno avuto la minima considerazione”.
Parole forti, che non mancheranno di sollevare ulteriori polemiche, ma che spostano la questione su un degrado ai più oscuro. “La maggior parte di queste foto – ha aggiunto Fermanti – sono della “sagrestia” dove ci sono gli “uffici”. Chi di voi vivi lavorerebbe in simili condizioni?” si è chiesto ed ha chiesto il capogruppo dei 5 Stelle. “Eppure – ha aggiunto – ci sono dei lavoratori che da anni sono costretti in questi ambienti. 
Non smetterò mai di ringraziarli e a loro va tutto il mio rispetto, con la promessa che cercheremo di rendere onore al luogo sacro dove prestano servizio”.
Resta da capire se i cittadini accetteranno queste ed altre motivazioni come giustificazione per una chiusura che continua ad essere quasi plebiscitariamente indigesta.
