POLITICA

A Genzano sinistra e destra unite contro i 5 Stelle: la guerra dell’opposizione ‘viaggia’ sui muri, a colpi di manifesti

genzano sottosopra

di Daniel Lestini

E’ un vero e proprio fuoco incrociato quello che sembra essersi scatenato contro l’Amministrazione a 5 Stelle, da 10 mesi chiamata a guidare la città di Genzano. L’opposizione sta muovendo le sue pedine sia su scala consiliare che tra i vicoli e i muri della città, sfoderando le armi di una propaganda finalizzata a far conoscere ai cittadini quanto si ritiene non vada come dovrebbe. Una battaglia che si sta giocando anche a colpi di manifesti, come quelli affissi in coincidenza del periodo pasquale, tutti mirati a contestare i provvedimenti intrapresi dalla Giunta pentastellata, a partire dalle scelte di bilancio, per arrivare alla contestatissima rimodulazione degli orari di apertura e chiusura del Cimitero. Su alcuni punti (come la Tari, gli Asili Nido e lo Scuolabus) sembra esserci persino concordia di vedute tra il manifesto di Fratelli d’Italia e Genzano Risorge, e quello del Partito Democratico. Se, da tradizione, a sinistra si è puntato più sui servizi sociali, sciorinando dati in cui mostrare il dimezzamento di quanto stanziato su alcuni capitoli di bilancio, dall’altra parte il consigliere comunale Fabio Papalia e Arnaldo Melaranci hanno puntato forte anche sull’esigenza di rivedere il Piano Parcheggi e dare un’accelerata sulla Videosorveglianza, per non dimenticare il Baratto Amministrativo e i Finanziamenti europei.  

Bocche cucite nell’entourage di maggioranza, tranne qualche sporadica iniziativa sui social, dove la battaglia assume quasi i contorni della guerriglia dialettica, in cui anche il taglio di un albero (l’ultimo sulla celebre Olmata), riesce a scatenare una ridda di batti e ribatti tra i cittadini che, più di ogni altra cosa, dà l’idea di come il clima si sia surriscaldato. Il fuoco di sbarramento dei 5 Stelle, è prevedibile, sarà quindi confinato nell’aula consiliare, dove a breve gli schieramenti si torneranno ad affrontare, l’un contro l’altro  armati. Perchè se è vero che, talvolta, il nemico del nemico può per ragioni di opportunità diventare persino un amico, la sensazione è che dal centrodestra ci sia ben poca voglia di fare sconti a chi si ritiene abbia malgovernato negli anni passati. Argomentazioni, guarda caso, che trovano terreno fertile proprio tra i grillini, mai domi al momento di sparare contro chi li ha preceduti, come dimostrato in una campagna elettorale in cui Genzano è stata messa sottosopra, senza badare troppo al sodo. Colpi a salve, per alcuni; persino chirurgici per altri. E se le metafore belliche si sprecano, la sensazione è che si sia appena agli inizi di una disputa che vedrà i diversi schieramenti affrontarsi in maniera agguerrita, pur in una tradizione, come quella della politica genzanese, dove quasi mai si è usciti fuori dalle righe, come d’altronde auspicabile e consigliabile quando il proprio impegno è messo a servizio degli interessi della collettività.

 

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