In occasione della celebrazione del 25 aprile diamo spazio ad uno scritto dell’assessore ai servizi sociali del Comune di Ariccia, Carla Gozzi, che in una lettera invita in primis chi fa comunicazione a porre in evidenza anche quei fatti in cui si pongono in risalto storie d’amore e solidarietà che troppo spesso finiscono nel dimenticatoio. Senza addentrarci in uno spaccato sul ruolo dei media e sulle difficoltà nel dialogare col tessuto sociale e culturale affinché vi sia uno scambio reciproco di informazioni, lasciamo ai lettori il piacere di leggere l’integrale intervento dell’assessore Gozzi.
“Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo è molto raro. Assistiamo infatti ad una attenzione esasperata dei media verso le cattive notizie e la spettacolarizzazione, dimenticando i tanti piccoli e grandi gesti di bontà e solidarietà che ogni giorno si compiono. Eppure basterebbe guardarsi intorno per accorgersi che esistono tante bellissime storie di solidarietà e di amore. Sono le opere semplici di chi ha saputo illuminare la vita quotidiana con un piccolo gesto d’aiuto per gli altri.
Da oggi quindi ho deciso di comunicare “il bene che non fa notizia” ma che la comunità di Ariccia ha da sempre espresso con atti di solidarietà verso i bisogni del suo territorio e dei territori in difficoltà.
Come componente dell’amministrazione comunale, sento forte la responsabilità di coltivare e tramandare alle future generazioni questa generosità, che non si esprime solo nelle emergenze, ma che rappresenta un vero e proprio stile di vita. Sarebbero tanti gli esempi da elencare: esempi di generosità, di dono gratuito del proprio tempo, del proprio lavoro e delle proprie risorse, esempi di solidarietà verso chi è più fragile o chi è stato colpito da terribili tragedie.
Nella mia lunga esperienza di volontaria in ambito Caritas ed ora nel nuovo ed emozionante ruolo di componente della squadra di governo, sono sempre mobilitata nell’ascolto dei bisogni e nella ricerca di risposte promuovendo la realizzazione di alcune iniziative di solidarietà. Tutto ciò grazie ad una amministrazione attenta e sensibile.
Per scardinare il sistema di regole di informazione ormai radicato e che rischia di anestetizzare le coscienze di ognuno privandole della conoscenza del bene, d’ora in poi cercherò di spezzare questo circolo vizioso e arginare la spirale della paura, del malumore e della rassegnazione cercando di creare l’informazione della speranza e della fiducia dove troverete solo notizie positive e di “bene”, una comunicazione costruttiva che guardi alla realtà con consapevole fiducia. Difficilmente la troverete altrove perché purtroppo: “IL BENE NON FA NOTIZIA!!””.