POLITICA

Genzano – Il Consiglio discute animatamente sulle fatture insolute di ‘Progetto Colonna’: accordo saltato e lavoratori senza stipendio

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Mentre si attende il presidio dei lavoratori impiegati nei servizi d’assistenza scolastica e domiciliare, previsto per domani (venerdì 19 maggio) alle 8 di mattina davanti al Comune di Genzano, per protestare conto il mancato pagamento degli stipendi, oggi in Consiglio comunale ne sono volate come sempre di tutti i colori.

Mentre l’assessora Elisabetta Valeri provava a spiegare la posizione dell’Amministrazione, toni alti e polemiche vivaci hanno condito il botta e risposta tra consiglieri di maggioranza e di minoranza, animati giocoforza dai veterani del Consiglio comunale, l’ex sindaco Flavio Gabbarini (Pd) e il consigliere Luca Lommi (Articolo 1 – Mdp).

“Iniziamo col precisare che le fatture scadute da corrispondere alla coperativa Progetto Colonna ammontano a 236 mila euro – ha detto l’assessora grillina -. Ad oggi lo stipendio non corrisposto è solo quello del mese di aprile, cui si aggiungerà tra qualche giorno quello di maggio. Noi come amministrazione abbiamo proposto il pagamento di 60mila euro come anticipazione di cassa, salvo poi verificare gli altri pagamenti e nuove liquidità”.
“Stiamo procedendo col criterio cronologico per i pagamenti – ha aggiunto Valeri – a tutti i fornitori, secondo il principio della trasparenza. C’è da dire comunque che la cooperativa ha firmato un contratto in cui si impegnava a non interrompere gli stipendi ai lavoratori”.

“Abbiamo acconsentito ad una anticipazione di cassa di 60 mila euro ma la cooperativa ha rifiutato, chiedendone almeno 100” ha riferito tra le polemiche la consigliera pentastellata Cristina Bernardi.

Critici sulla questione Luca Lommi, Flavio Gabbarini e la giovane Martina Ortolani (Pd).  “Il Comune può effettuare anticipazioni di cassa per 5 milioni e mezzo – ha detto Lommi – quindi non si capisce da cosa sia determinata la cifra di 60mila euro, quando in gioco ci sono gli stipendi dei lavoratori”.

“Per incapacità amministrativa l’attuale maggioranza non eroga i soldi alla cooperativa – ha insistito Gabbarini -. L’anticipazione di cassa è uno strumento utilizzato dai Comuni quando i soldi devono entrare ma non sono già materialmente in cassa, bisogna quindi tenere in considerazione il fatto che stanno entrando  i soldi della prima rata della Tari. Questo il bilancio del nostro Comune lo permette, a dispetto delle accuse di dissesto o pre-dissesto lanciate dagli attuali amministratori, quando invece ora i documenti che loro stessi approvano dicono ben altro”.

“La situazione si sta strumentalizzando a danno dei lavoratori che non percepiscono lo stipendio. Bisogna considerare l’esasperazione delle famiglie che pretendono giustamente tutto il dovuto e non una parte” ha aggiunto Ortolani. 

Non è poi mancato il commento alle dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia, Fabio Papalia: “Davvero squallido il teatrino sul ritardo dei pagamenti degli stipendi agli assistenti domiciliari e scolastici. Chi governava prima nega i ritardi del passato, ma noi lo ricordiamo bene, visto che si erano raggiunti ben 8 mesi di ritardo! Ora a quanto pare nulla è cambiato e i lavoratori sono sempre gli unici a pagare questa ambigua gestione”.

Venerdì mattina il sit-in presso il Comune, che, stando alle premesse, non dovrebbe cambiare di molto le carte in tavola, almeno per il momento.

Michela Emili

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