Ancora un episodio di violenza sulla tratta extra-urbana del trasporto pubblico. Questa volta la denuncia arriva direttamente da un’autista di Velletri, che per motivi di privacy ha voluto mantenere l’anonimato, vittima di un’aggressione verbale per aver tentato di evitare che il mezzo, consegnato dall’azienda solo da poche settimane, fosse danneggiato dall’ira ingiustificata di uno dei passeggeri presenti.
“Era lo scorso 26 maggio – ha spiegato l’autista del bus Co.Tra.L. – mi trovavo in servizio sulla tratta Nettuno – Roma Laurentina, quando giunto alla fermata di Torvajanica tra le tante persone saliva a bordo un giovane che dopo poco ha iniziato a dare violenti pugni sui vetri posteriori del bus, senza un apparente motivo. Speravo che la cosa finisse lì, dopo pochi istanti, invece no. Lo stesso continuava sempre di più e sempre più forte, tanto che i passeggeri iniziavano ad essere infastiditi”.
Resosi conto che l’episodio non era destinato a finire, l’autista al fine di garantire l’ordine del mezzo e la sicurezza degli altri passeggeri, giunto a Pomezia si è trovato costretto ad intervenire invitando il passeggero ad assumere un comportamento idoneo alla situazione: “L’ho invitato a smettere intimandolo di calmarsi, dicendogli che continuando così avrebbe sicuramente spaccato i vetri e che stava inoltre infastidendo gli altri passeggeri, se così non fosse stato avrebbe dovuto abbandonare il bus” ha raccontato l’autista, che a quel punto suscitando ancor di più la rabbia del giovane è stato raggiunto fuori dalla cabina di guida ed investito di insulti è rimasto leggermente ferito a causa del vetro del divisorio andato in frantumi raggiunto dai calci del giovane che si è poi dato alla fuga.
“Sono riuscito con il telefono aziendale a scattargli alcune foto di spalle e ai danni al mezzo aziendale per agevolare il lavoro dei Carabinieri sopraggiunti dopo poco sul luogo – ha spiegato l’autista ed ha aggiunto – voglio fare un appello a chi dovrebbe tutelarci, a chi gestisce un Paese chiamato Italia, affinché certi atteggiamenti vengano severamente puniti anche penalmente e non come ci troviamo ad assistere, visto che il giovane poco dopo essere stato preso dall’Arma dei Carabinieri di Pomezia e aver passato due ore in caserma è stato rilasciato senza alcuna pena”.
L’accaduto ha messo a nudo la tensione con cui gli autisti sono costretti a convivere, tanto più che alle loro tradizionali mansioni si aggiungerà ben presto quella di controllori: “Mi piacerebbe chiedere al presidente Zingaretti – ha evidenziato l’autista veliterno – come si può vantare tanto che gli autisti faranno anche i controllori da Ottobre, se già ora ogni giorno accadono certi spiacevoli episodi di violenza e danneggiamenti sui bus e questo non per aver chiesto il biglietto, ma semplicemente per aver cercato di ristabilire la calma in vettura dal momento che un tizio con i forti pugni stava rischiando di spaccare i vetri posteriori del bus. Come si può far passare una campagna mediatica dell’autista che fa da controllore perché così ci guadagna? Ma cosa ci guadagna?? 5 euro lorde a contravvenzione elevata incassata dalla società di trasporto!? Sapete cosa significa ? Che se si fanno 20 multe e la società riesce ad incassarne solamente 2 a te verranno riconosciute solo 10 euro. Vi sembra un ragionamento democratico? Lavorare ed essere pagati per il ruolo di controllore solo se l’azienda incasserà la multa!? Senza tener conto – ha concluso il conducente – che al momento dell’assunzione, alla firma dei contratti, non era neanche previsto il ruolo di controlleria…”.