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Castel Gandolfo – Urbanistica, il Piano di Zona 167 è al vaglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione

comune castel gandolfo

Dopo l’annuncio a trombe squillanti della maggioranza del sindaco Milvia Monachesi di Castel Gandolfo, in merito all’approvazione in Regione del nuovo Prg, dopo un iter durato oltre dieci anni, un’altra questione in tema di urbanistica è  all’attenzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

L’esposto, che riguarda la gestione delle aree 167 in località Mole, è stato inoltrato dal consigliere di opposizione e candidato a sindaco per il Movimento Aurora, Paolo Gasperini, a febbraio del 2017.

La questione considerata ‘anomala’ è quella che riguarda l’assegnazione alla cooperativa ‘Il Grillo’ di aree comprese proprio nella zona 167. Nello specifico, nella delibera di Giunta del 2014 veniva individuata tra le aree a “cessione gratuita”, per effetto del sistema perequativo, quella riconducibile alla cooperativa “Il Grillo”, che ne risultava la proprietaria. Tale cessione gratuita derivava da un accordo sottoscritto precedentemente tra la cooperativa e il Comune (2013), nella quale si sanciva la cessione volontaria per pubblica utilità delle areee interessate dal Piano di Edilizia Economica e Popolare (Peep) delle Mole. In cambio di tale cessione la cooperativa Il Grillo, con una delibera consiliare del 2016, è risultata assegnataria di due lotti, per un totale di circa 6.413 metri cubi.

In merito all’iter seguito il consigliere Gasperini ha presentato un’interrogazione al Comune, in quanto, all’atto della sottoscrizione dell’accordo tra Comune e Cooperativa, la stessa non risultava proprietaria delle aree oggetto dell’accordo. Nella risposta il Comune ha fatto reiferimento all’esistenza di una permuta tra la cooperativa e la reale proprietaria, una srl, sospesa però fino all’approvazione in via definitiva del Piano di Zona 167 da parte della Giunta Regionale. Dalla permuta, però – al contrario da quanto asserito dal Comune – si evince chiaramente che l’avvenuta approvazione del Piano, il 16 giugno del 2016, non ha effetti retroattivi, e dunque l’accordo tra la cooperativa Il Grillo e il Comune sulla cessione gratuita delle aree, stipulato nel 2013, non poteva aversi poichè antecedente all’approvazione, e dunque la cooperativa non era ancora proprietaria delle aree.

La questione è al vaglio delle Autorità competenti.

 

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