POLITICA

Larianesi presi a male parole dagli insulti di Sabrina Taddei (M5S). Clamoroso sfogo contro chi non l’ha votata

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Se la fuoriuscita dal gruppo di Emanuele Cervini, uscito sconfitto dalle ‘Primarie’ interne, aveva già rappresentato la spia di un certo malessere all’interno di un gruppo apparso tutt’altro che coeso, quanto palesatosi al momento del voto ha confermato la poca presa del Movimento 5 Stelle tra i cittadini di Lariano (ultimo posto tra i quattro candidati, con una percentuale di poco superiore al 4,5%). Cittadini che se fino a poche ore prima del voto venivano incoraggiati al cambiamento, ed adulati ad uso e consumo di una rivoluzione che di li a poco, secondo chi prendeva in mano il microfono, pareva vicina dal compiersi, sono stati poi letteralmente ‘scaricati’ dalla stessa candidata sindaca dei pentastellati, che in un post diffuso su Facebook, che ha fatto il giro dei più quotati mezzi d’informazione nazionale, ha preso a male parole chi ha espresso diversamente il proprio voto, con una serie di concetti e pensieri che hanno lasciato interdetto chi si è trovato a leggerli, tanto da non ritenere neppure peregrino che possano aver infastidito persino chi – e sono stati davvero pochi – alla Taddei e alla lista a 5 Stelle aveva tributato il proprio consenso. 

Senza dubbio scottata da un risultato elettorale ben inferiore alle attese la Taddei ha messo mano al proprio profilo Facebook, pubblicando un post al vetriolo che deve essere poi stato notato da chi l’ha indotta ad un passo indietro che è poi stato radicale, visto che la candidata sindaco del movimento grillino ha preferito addirittura oscurare il proprio account, che al momento non risulta quindi disponibile. 

Di seguito la riproduzione integrale del post; frasi la cui virulenza semantica non meritano particolari commenti, essendosi spinta persino a ritenere che chi non le ha attribuito il proprio consenso meriti una serie di sventure, tra cui giorni senz’acqua, disagiati senza sussidi, intimazioni di sfratto e, persino, di essere abbandonati dai propri figli. Considerazioni dettate da un’amarezza  che è sicuramente trascesa in frasi che non hanno finito per offendere soltanto i suoi avversari politici ma un’intera cittadinanza. Considerazioni di cui, ci piace crederlo, anche la stessa Taddei si sarà poi pentita, tenuto conto che sembra difficile pensare che covando quel tipo di pensieri sui propri cittadini si sia anche solo pensato di poterli amministrare.  

“Ringrazio i pochi elettori che ci hanno votato ed i miei compagni di avventura. Almeno sono stati voti sinceri, non estorti con compromessi e dati ad una UNICA LISTA, PRIVA DI ACCOZZAGLIE. Avete dimostrato di essere lo stesso identico paese RETROGRADO di anni fa in mano ai soliti lecchini che sanno raggirare chi HA FAME E CHE SI VENDEREBBE ANCHE LA MADRE’. Non lasciate spazio all’INFORMAZIONE. Vi muore la gente vicino e non vi preoccupate di saperne l’origine. Siete ADDORMENTATI, abituati ad eseguire ordini dei SIGNOROTTI LOCALI CHE SANNO COME COMPRARVI. NON AVETE la concezione di cosa sia PENSARE LIBERAMENTE. Per voi certi concetti PURI non sono neanche “pensabili” o COMPRENSIBILI e non penetreranno nelle vostre menti condizionate. E quindi vi meritate giorni e giorni SENZA ACQUA, scene tristi di persone povere che rovistano nei cassonetti, disagiati e disabili senza sussidi, intimazioni di sfratto, dinieghi a domande di lavoro e di piu’ che i vostri figli vi abbandonino perché non avete pensato al loro futuro. Buon quinquennio PAESE CHE SA DI VECCHIO!”.

 

 

 

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