La questione della riapertura di Corso Garibaldi è tornata in auge nel corso dell’odierno Consiglio comunale ariccino, nel corso del quale il consigliere di minoranza, Andrea Sonaglioni, ha interrogato l’Amministrazione comunale, scatenando la replica del Sindaco Roberto Di Felice, che ha ribadito come la riapertura fosse stata annunciata già nelle linee programmatiche.
“Non so quali risultati potrà avere alla lunga – ha ammesso – ma so che mi sono fatto il giro dei commercianti e tutti mi hanno detto che c’è stato un aumento delle loro entrate. Non sono un agente della Guardia di Finanza e non ho potuto vedere le scritture contabili, ed in tal senso posso solo limitarmi a riferire quanto mi è stato detto, ma sarà il tempo a dire se questo esperimento sarà riuscito. Tuttavia in questo caso, come in altri, se vedrò che le cose non andranno bene sarò pronto a rivedere il provvedimento”.
La replica non ha soddisfatto il consigliere di minoranza, tanto che Andrea Sonaglioni ha invitato a valutare altri parametri: “Se un’attività ha aperto ben tre hanno chiuso, ma a prescindere da questo va stabilito se la bontà dell’esperimento possa essere validata solo attraverso indicatori di carattere numerico: un 10-15% di incassi aggiuntivi giustificano il tutto? O bisogna anche valutare l’impatto ambientale, acustico o dei pedoni? Tale scelta non la condivido affatto, tanto più se dettata solo da indicatori di mercato, commerciali o immobiliari”.
Nella sua controreplica Di Felice ha fatto addirittura accenno ad una sorta di “pauperismo e menefreghismo per le sorti del commercio o dei valori immobiliari, aspetti che, invece – ha sottolineato, – a me interessano e moltissimo”.
Sul tema non è mancato un intervento del vicesindaco Enrico Indiati, che ha svelato come in autunno Acea procederà al rifacimento della conduttura idrica sul Corso. “Con questa spada di Damocle sulle spalle – ha dichiarato – abbiamo aspettato ad investire nella creazione di appositi spazi per i pedoni. Una volta intervenuta l’Acea procederemo ai lavori, al termine dei quali torneremo al passato, con un corso in selci. Alla romana e non alla romena…” ha aggiunto ironicamente il vicesindaco.