Cultura

Genzano – Giovedì 29 giugno il concerto di Daniele Mutino con ‘Carovane’, sulla terrazza dell’infinito a picco sul Lago del Palazzo Sforza Cesarini

Carovane

Giovedì 29 Giugno, dalle ore 21, l’assessorato alla Cultura del Comune di Genzano, nell’ambito del Festival itinerante “I Luoghi dell’Anima”, presenta nella suggestiva cornice del Palazzo Sforza Cesarini, un’autentica terrazza dell’infinito a picco sul lago, il concerto di Daniele Mutino. “Carovane” il titolo dello spettacolo, ovvero migrazioni dell’anima, dello spirito, dei corpi, della musica…Un concerto raccontato e suonato sulle onde della passione e del sogno, in un repertorio che si muove dai canti d’emigrazione italiani al tango, danza dell’assenza, passando per la musica classica e da film fino ai suoni dell’addio, sospesi tra guerra e amore. Le musiche e i testi sono in gran parte originali di Daniele Mutino, ma si suona anche Domenico Modugno, Matteo Salvatore, Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco, Edith Piaf, Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Alecsander Borodin, Dimitrij Shostakovic, Astor Piazzolla, Goran Bregovic, Yann Tiersen, Nino Rota, Charlie Chaplin, Florenzo Carpi.

Non tutti insieme: la scelta tra questi musicisti varia da serata a serata, pur inserita in un percorso narrativo coerente. Mai saranno suonate le stesse musiche in concerti diversi!! Perché ogni concerto è legato allo stato d’animo del momento, alle sintonie che si definiscono tra musicista e pubblico, all’energia del luogo: ogni concerto è diverso.

Ingresso libero dietro prenotazione:  06.93711347 (Ufiicio Cultura Comune di Genzano) – 340.7727369 – bocale.p@comune.genzanodiroma.roma.it

Daniele Mutino con la sua fisarmonica

DANIELE MUTINO

Daniele Mutino si è diplomato in pianoforte nel 1988 al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro con la guida di Maria Teresa Carunchio, e ha studiato clavicembalo con John Henry a Londra e con Sara Bernardi a Roma. Dal 1984 al 1991 ha effettuato diversi concerti come pianista solista di musica classica in Italia e all’estero (Mogadiscio, Praga, Oslo), e, come pianista in scena, ha preso parte alle repliche dello spettacolo teatrale “Fluidofiume”, del regista Enrico Frattaroli, su testi di James Joyce (segnaliamo le tournèe a Sidney, Melbourne, Lyone, Sant’Arcangelo). Nel 1990, maturando la decisione di lasciare l’attività di concertista classico, inizia a fare teatro di piazza e di ricerca con il gruppo Novanta Teatro Movimento (1990-1996) guidato dall’attore-cantastorie Nino Racco, con il quale pratica un training quotidiano ispirato ai principi di J. Grotowskji e E. Barba; all’interno di questo lavoro teatrale, comincia quindi a dedicarsi alla composizione di musica per gli spettacoli e a studiare da autodidatta la fisarmonica, che diventa subito il suo strumento principale. Dal 1991 ad oggi, quindi, lavora come fisarmonicista-cantastorie, in tutta Italia e all’estero (Svizzera, Spagna, Bretagna, Francia, Irlanda, Belgio), partecipando su invito (da solo o in gruppo) sia ai principali festival e rassegne del circuito del teatro di strada, sia a festival e rassegne di teatro, musica da camera, musica etnica e jazz, lavorando spesso anche in scuole e in situazioni di grave disagio psico-fisico e sociale.

Come compositore ed esecutore ha realizzato diverse colonne sonore per spettacoli teatrali, cinema e televisione; tra i registi con cui ha lavorato segnaliamo: – Loredana Dordi, in alcuni film-documentari prodotti dalla RAI (“Zingari” 1999; “Storie di strada” 2000; “Lavorare stanca” 2005); – Vladimir Tcherkoff, in due film-documentari prodotti dalla TSI (Televisione della Svizzera Italiana); – Paolo Castagna, nello spettacolo teatrale “I Luoghi della memoria” (prodotto dal Teatro di Roma nel 2003-2004, rappresentato agli Ex-Mercati Generali e al Teatro India); – Veronica Cruciani, nello spettacolo teatrale “Canzoni Popolari” (tratto dal libro “Il mondo salvato dai ragazzini” di Elsa Morante, presentato al Festival “Benevento Città Spettacolo” e al Festival “Bella Ciao – il Balsamo della memoria” di Roma); – Mario Martone, nel film “L’odore del sangue” (nel quale, insieme ad Alessandro Federico, ha composto e interpretato la musica di una scena); – Paolo Pasquini nello spettacolo teatrale “Algebra delle passioni” (tratto da “Saffo” di Margherite Yourcenar); – Memè Perlini, con il Teatro degli Artisti.

L’esperienza acquisita nel campo degli spettacoli di piazza, lo ha portato a curare la direzione artistico-organizzativa di alcune rassegne di teatro di strada e a essere consultato come opinionista, sempre su questioni relative al teatro di piazza, in riviste, pubblicazioni e trasmissioni televisive. Oltre che con il Novanta Teatro Movimento, ha lavorato con vari gruppi, tra cui ricordiamo Filamistrocca-Musikaclowneska (1995-2002). Attualmente si propone in concerto sia nei circuiti di spettacoli circensi e di strada, sia in quelli del teatro e della musica da camera.

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