Sabato 1° Luglio alle ore 18:00 in via del Divino Amore, negli spazi esterni dell’azienda Gotto d’Oro, si terrà un’assemblea pubblica per discutere il “Masterplan 2011”, piano che prevede 12.500 nuovi abitanti tra S.Maria delle Mole e Frattocchie. L’iniziativa è organizzata dall’Assemblea contro la cementificazione di Marino‘ che da tempo si batte contro lo sfruttamento esasperato del territorio.
“Nonostante le reiterate richieste di annullamento o revoca delle delibere riguardanti il Masterplan, approvate e sostenute dal centro-destra marinese, la giunta a guida “5 stelle” non intende procedere in tal senso perché si dice preoccupata da eventuali ricorsi legali dei costruttori che, sempre secondo l’amministrazione, manderebbero in bancarotta il Comune costretto a pagare loro 600-800 milioni di euro – hanno dichiarato dall’Assemblea – . Questo scenario catastrofico è del tutto ipotetico e basato su scarsi elementi,vista la piena legittimità delle motivazioni presentate al TAR da tutti i comitati. La devastazione e il saccheggio del territorio, invece, è materialmente già iniziata 18 mesi fa con la costruzione dei palazzi nella zona di “Mugilla-Maroncelli” a S.Maria delle Mole. Tale intervento edilizio fa parte proprio del Masterplan e prevede ben 17 palazzi totali, di cui 4 già costruiti e messi in vendita a 3.000 euro al metro quadro. Da quasi un anno abbiamo chiesto all’amministrazione di intervenire e bloccare il cantiere di Mugilla perché, oltre a quanto contestato in sede di ricorso al TAR nel 2012, ci sembravano palesi diverse irregolarità a cominciare dal mancato rispetto della normativa sui flussi di gas pericolosi quali la CO2 e il radon, ma anche da altezze dei palazzi e rispetto della convenzione stipulata con il comune”.
I militanti dell’Assemblea hanno poi spostato l’attenzione anche su altre zone del comune affette dallo stesso problema:”Anche in zona Tudini-Divino Amore le cose non vanno meglio, da un anno si erge una palizzata che circonda la bellezza di 50 ettari di Agro Romano in zona archeologica e idrogeologicamente vincolata. In tale area, il costruttore Parnasi, accordatosi con Idea Fimit (società a cui partecipa anche l’INPS con il 30%), è previsto un progetto di un centro commerciale da 100.000 metri cubi e palazzi per 5.000 nuovi abitanti. Da qualche mese poi, sono visibili a tutti gli enormi scavi per sondaggi effettuati all’interno del recinto che circonda anche i Casali Negroni, di fronte al Gotto d’Oro – hanno infine aggiunto -, non riponendo alcuna fiducia nell’amministrazione regionale PD-SEL, anch’essa per nulla intenzionata ad annullare le delibere di propria competenza sul Masterplan, non ci sembra realistica la strada illustrata dalla giunta marinese ovvero quella di far sì che la Regione Lazio ampli il perimetro del Parco dell’Appia Antica”.
Questi gli argomenti che verranno trattati nell’incontro pubblico del 1° luglio. Al centro, l’annullamento o la revoca delle delibere del 2011 per impedire l’attuazione del Masterplan.