POLITICA

Emergenza idrica, Silvestroni (Fdi-An): ‘La Raggi è molto disinformata’

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Marco Silvestroni

“La Raggi, in questi giorni o meglio in questi ultimi mesi, non sa un sacco di cose. Allora gli facciamo tornare la memoria. La società Acea Ato 2 è per il 51 per cento delle quote di proprietà di Roma Capitale, quindi è lei il socio di maggioranza. Ed è anche presidente della Città Metropolitana, dove 112 comuni su 120 sono gestiti per il servizio idrico da Acea Ato 2”.

E’ quanto dichiara Marco Silvestroni, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio di Città Metropolitana di Roma Capitale.

“Quando piove si allaga tutto, quando non piove manca l’acqua – sottolinea Silvestroni – se il sindaco di Roma non lo sa, questa non è la normalità. In una Città Metropolitana come quella della Capitale d’Italia la normalità dovrebbe invece essere che se piove l’acqua defluisce senza creare danni ai cittadini, facendo programmazione e prevenzione, e se non piove si adottano soluzioni per far fronte al problema. Se la Raggi non lo sa questo vuol dire governare. È avvocato e magari questo lo sa, la Cassazione, in caso di non erogazione di acqua, ha applicato in più battute il principio sancito dall’art. 1218 del codice civile, secondo cui il debitore che vuole dimostrare di non aver potuto adempiere la prestazione dovuta per causa non imputabile a lui, non può limitarsi ad eccepire la semplice difficoltà della prestazione o il fatto ostativo del terzo. Vuol dire che il gestore del servizio idrico può essere condannato al risarcimento del danno se non prova di aver fatto tutto il possibile per erogare l’acqua”.

“Non mi sembra – conclude Silvestroni – che in qualità di socio della maggioranza delle quote di controllo della Acea Ato 2 la Raggi stia facendo tutto il possibile, sembra invece che non stia facendo niente. Una delle battaglie del M5S era, se non sbaglio, l’acqua pubblica. Se il partito di Grillo, che governa Roma, non vuole rimanere con 4 stelle e con gran parte dei Comuni senza acqua, è il momento che si assuma le responsabilità del voto che è stato loro tributato, anche perché la possibile non erogazione di acqua nei Comuni della provincia di Roma creerà molti disagi”.