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Conservazione e valorizzazione del Tuscolo, firmata una nuova convenzione tra Comunità Montana e Cnr

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Questa mattina un gruppo ricercatori provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea ha visitato il Parco Archeologico e Culturale di Tuscolo nell’ambito del Corso di formazione internazionale DIPLOMAzia2 promosso e organizzato dal CNR e dal Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale.

È questo il primo frutto della convenzione recentemente sottoscritta tra la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e l’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR. Obiettivo dell’accordo è quello di sviluppare progetti ed iniziative congiunte per la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e archeologico di Tuscolo.

La Comunità Montana, proprietaria dal 1984 dell’area che ospita i resti dell’antica città di Tusculum, ha da tempo avviato un lento ma inarrestabile percorso di salvaguardia e valorizzazione del sito ed è in quest’ottica che si inserisce la collaborazione con l’Istituto del CNR. L’ICVBC diretto dalla Dott.ssa Maria Perla Colombini, ha un’esperienza pluridecennale nella ricerca applicata alla diagnostica e alle metodologie di conservazione delle opere d’arte nonché nell’ideazione di progetti sperimentali di valorizzazione del patrimonio culturale. “Tuscolo offre molteplici spunti di ricerca” afferma la dott.ssa Heleni Porfyriou responsabile della sede romana dell’Istituto “per questo è per noi particolarmente interessante. Il nostro Istituto è sempre più proiettato ad aprirsi ai territori, a collaborare e confrontarsi con chi quotidianamente si occupa dei beni anche per poter verificare con immediatezza l’efficacia delle nostre attività”.

 “L’Ente è sempre stato aperto a nuove collaborazioni su Tuscolo” dichiara il Presidente della Comunità Montana Damiano Pucci, “la salvaguardia di un sito così importante è per noi una grande sfida ed è fondamentale il supporto di tutti, soprattutto di quanti hanno competenze e conoscenze. Siamo orgogliosi che il CNR ci abbia scelto come caso studio da presentare a questi giovani professionisti del patrimonio culturale e siamo certi che questa nuova collaborazione contribuirà in maniera determinante alla valorizzazione dell’area”.