Cultura

Genzano – Dietrofront sui reperti della mostra ‘Symposium’. Lorenzon: ‘Con Soprintendenza e Finanza decideremo quando ripartire’

Palazzo Sforza

L’inaugurazione della mostra nel maggio del 2016

Un distacco che sembrerebbe poter essere a tempo quello che ha portato Palazzo Sforza Cesarini a dover fare a meno dell’eccezionale collezione “Symposium”, costituita da reperti archeologici recuperati dalla Guardia di Finanza in una serie di sequestri, rimasti in esposizione permanente  per un anno, sino alla fine dello scorso maggio. Reperti poi finiti ad Ariccia (Palazzo Chigi) e Lanuvio (Museo Civico Archegologico), che hanno gongolato per l’inatteso ‘cadeau’. Di questo si è parlato diffusamente nel corso dell’ultimo consiglio comunale genzanese, quando spronato dalle interrogazioni dell’opposizione il Sindaco Daniele Lorenzon ha svelato come presto Genzano potrebbe riabbracciare quel “tesoretto”. “A breve incontreremo Soprintendenza e Guardia di Finanza – ha svelato il Primo cittadino – e insieme decidere di nuovo dove e quando rimettere in sesto la mostra”.

Nonostante le rassicurazioni arrivate dai banchi della Giunta comunale il capogruppo di Articolo 1, Luca Lommi, è stato tutt’altro che tenero: “Se ci si fosse accordati prima del 31 maggio e della scadenza naturale si sarebbe evitata la figuraccia di farsi portare via i reperti. Il rammarico più grande è che questa mostra non è mai stata adeguatamente pubblicizzata, a differenza di quanto fatto dalla stessa Guardia di Finanza, che ha così dato lustro alla nostra città”.

Tra i desiderata dell’Amministrazione comunale, che proprio a questo starebbe lavorando, il progetto di inserire il Palazzo nel Sistema Museale del circuito di Roma Capitale.

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