di Sabrina Patruno
Sono giorni ormai che sui social si è scatenato il dibattito, tra i cittadini frascatani, sulla vita notturna della città. Per molti la movida rappresenta un problema che ogni estate si ripropone e che spetta risolvere all’ amministrazione di turno, per altri invece il problema sono proprio le continue lamentele da parte di coloro che vorrebbero una Frascati più calma nelle ore notturne e che non farebbero altro che appiattire e isolare la città ‘perla dei Castelli Romani’.
La società è cambiata e se da un lato si tende alla lamentela generale e i livelli di tolleranza sembrano essersi abbassati, dall’altro ci sono comunque delle norme di civile convivenza che prescindono anche dalle leggi stesse che andrebbero rispettate. La retorica recita che la ragione sta nel mezzo e i cittadini sui social, terra neutra, si confrontano su un tema che ogni estate non lascia spazio a tregue. C’è chi dice; “I giovani vanno tutti a Roma. A mezzanotte Frascati è vuota a parte piazza San Rocco, non si può trasformare Frascati in un paese dormitorio”, “I Frascatani se so scordati del loro paese, vogliono una cittadina triste, ma almeno saremo tutti riposati” chi aggiunge “Avete l’inverno per dormire” e chi rincalza “Ci vorrebbe il biglietto per entrare a Frascati, troppa marmaglia”. In un clima nostalgico tipicamente italiano, c’è anche chi ricorda le guerre dei gavettoni in passeggiata, gli spettacoli a Villa Torlonia, le sagre, il maxischermo per gli eventi calcistici, le partite di calcio a notte fonda.
L’amministrazione comunale intanto nell’ambito dell’iniziativa Frascati Sicura ha dato il via a controlli più serrati nei giorni di maggiore affluenza.
“Per l’Amministrazione Comunale il presidio e il controllo del territorio nei giorni in cui è più intensa la movida frascatana è fondamentale per rispondere alle esigenze dei cittadini di Frascati, che abitano nel centro come in periferia e che chiedono il rispetto delle regole – ha dichiarato il Sindaco Roberto Mastrosanti -; nello stesso tempo tali azioni garantiscono anche che gli operatori della ristorazione e del commercio operino secondo le regole”.
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