Palazzo Sforza Cesarini a Genzano di Roma, terrazza affacciata sul lago di Nemi al tramonto, le luci di Roma che si accendono insieme alle stelle, Daniele Mutino in concerto con “Carovane”. Magia pura dispensata dal musicista e cantastorie romano con il sorriso e la naturalezza di sempre e una passione crescente che incatena.
E alla fine del concerto e dopo il bis, la replica inattesa. Seguendo il suo sogno e il suo desiderio Daniele Mutino “scende le scale interne al palazzo, trova un pianoforte, molla la fisarmonica e pum, bis improvviso al pianoforte” (GUARDALO). Così viene riportato quel favoloso momento da un giovane spettatore che ancora si porta addosso l’emozione di quella sera, quella del 29 giugno, nell’ambito del Festival itinerante “I luoghi dell’Anima”, giunto alla sua 6^ edizione.
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Ma. La.