Pomeriggio all’insegna della storia a Lanuvio, grazie alla manifestazione “Sacra Latii. Sulle vie dei santuari dei latini”, svolta a Villa Sforza Cesarini. L’evento ideato e curato dall’archeologa Maria Cristina Vincenti, Presidente di Archeoclub Aricino Nemorense, compreso nel progetto regionale Biblioteche in Coworking ed inserito nel circuito Enjoy Castelli Romani Viaggio nel Tempo, in collaborazione con la DMO Castelli Romani, il Consorzio Bibliotecario, il Comune di Lanuvio e il Museo Civico Lanuvino, ha visto prima svolgersi le visite guidate grazie all’impegno del Direttore del museo lanuvino Luca Attenni e dell’archeologa Sara Scarselletta, alla mostra Sacra Nemora, che proprio giovedì scorso aveva presentato il suo catalago, e al santuario di Giunone Lanuvina. A seguire la rievocazione storica “Giunone Sospita e le sacre vergini”, che ha registrato un grande successo di pubblico, organizzata dall’associazione Civita Folk – Gruppo Storico Lanuvium, diretto dall’insegnante di danza Luana Calvani e dall’archeologo Alberto Silvestri dell’Archeoclub Aricino Nemorense per le letture sceniche. Attraverso quanto tramandato dai classici latini e grazie alle testimonianze archeologiche venute alla luce nel bosco sacro di Pantanacci, nei pressi della Via Appia Antica, è stato ricostruito con coreografie, musiche antiche, letture sceniche e scenografie teatrali, arricchite con torce e fiaccole, il rito delle fanciulle lanuvine che ogni anno e ‘fin da tempi antichi’ si recavano, abbandonando la famiglia, presso l’antro del serpente per l’offerta delle focacce di farro. Questa scena rituale è rappresentata anche nelle monete di Lucius Roscius Fabatus pretore del I sec. a.C. e originario di Lanuvio. Tale consuetudine nascondeva un arcaico rito di passaggio all’età adulta e connesso all’attività della panificazione che nelle società antiche era di competenza della donna. Il suggestivo portico monumentale del tempio di Giunone, risalente al I sec. a.C., ha offerto una scenografia di incomparabile bellezza unita ad un tramonto estivo, che ha coronato l’evento.
Terminata la rievocazione, spazio anche alla degustazione delle focacce di Giunone, preparata dall’Associazione Gastronomica ‘Al Grottino vino e Cucina’ di Albano.
Presenti alla manifestazione, l’Assessore alla Cultura del Comune di Lanuvio, Alessandro de Santis, il Presidente del Consiglio Comunale di Ariccia, Gianluca Staccoli e il Direttore della DMO, Giovanni Biallo. L’idea progettuale, simbolo dell’evento, è nata dalla motivazione di rafforzare l’identità dei cittadini attraverso la conoscenza e la valorizzazione dei santuari latini e dei riti più significativi della nostra regione ed in particolare dei Castelli Romani, territorio che conserva un inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico per la maggior parte ancora da scoprire e valorizzare.
GB