Mentre il sindacato dell’Ugl della Polizia Penitenziaria sta provando a sensibilizzare le autorità sulla necessità di porre rimedi alla pericolosità del bivio antistante il Carcere di Velletri, dove le strisce discontinue, lungo la provinciale Cisterna-Campoleone, porta a sorpassi effettuati spesso ad alta velocità, c’è chi torna sul tragico incidente che due settimane fa è costato la vita a Simone De Marzi e Carmelo Ponzio (CLICCA QUI per saperne di più), addossando gravi responsabilità a chi avrebbe dovuto garantire in quel tratto stradale la presenza del guard-rail.
“Li ci andava una barriera, non ci sono dubbi in merito” le certezze dell’uomo, che abita a Velletri e lavora all’Anas, per la quale svolge anche il servizio di Polizia Stradale. Uno del mestiere, quindi, che sin da subito ha espresso perplessità di fronte alle tragiche notizie in arrivo, dimostrando tutto il proprio rammarico per una tragedia che, col senno di poi, poteva forse essere evitata se, parole sue, “si fosse rispettato quanto stabilito dal Codice della Strada. Non voglio minimamente fare demagogia, specie di fronte ad dramma umano così profondo, tuttavia ribadisco che vettura e moto sarebbero dovute rimanere sul piano viabile e forse i due una possibilità di salvarsi l’avrebbero avuta. La legge e il Codice della Strada parlano chiaro e il fosso ai lati della strada è alto quasi 2 metri rispetto al piano viabile, ma di guardrail, in quella strada, non vi è traccia, nonostante si tratti di una strada deformata, come da cartelli stradali, con limiti di velocità di 50 all’ora”.
“Eloquente – ha aggiunto il dipendente dell’Anas – il cartello che si trova circa a 60 metri dal luogo dell’incidente. La stessa Cassazione, in casi analoghi, ha stabilito che il proprietario della strada, che nella fattispecie è la Provincia, è tenuto a un obbligo di vigilanza continua sulla struttura posta sotto la sua custodia; ne consegue la sua responsabilità oggettiva per tutti i danni procurati proprio per causa della mancata adeguatezza del manto stradale o delle barriere di protezione. Dunque, quando il guard-rail manca o risulta inadeguato il Comune o la Provincia è responsabile dell’incidente come custode della strada: il fatto che a cagionare il sinistro abbia contribuito la condotta colposa dell’utente, e non sto ovviamente riferimento al caso accaduto a Velletri, non conoscendo l’esatta dinamica del sinistro, non basta a escludere la responsabilità dell’amministrazione se il danno sia stato determinato, anche solo in parte, all’assenza o all’inadeguatezza delle barriere di protezione.
“Quel che è certo – ha aggiunto l’esperto dell’Anas, i Supremi giudici spiegano che si impone al custode dell’infrastruttura, responsabile anche delle pertinenze, di dotare le strade di adeguate protezioni laterali: si tratta di leggi e regolamenti che disciplinano le caratteristiche tecniche e di costruzione delle barriere di sicurezza da utilizzare sulle reti stradali”.
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