POLITICA

Genzano – Anzianità di residenza, Papalia si scontra col muro del Pd: ‘Fanno affari col business dell’immigrazione, ma noi non demordiamo’

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Fronte comune di 5 Stelle e Pd, nell’ultimo Consiglio comunale, contro la mozione presentata dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia – Genzano Risorge, Fabio Papalia, che ha provato, invano, ad impegnare la Giunta comunale a riconoscere a chi risiede da almeno 10 anni nel territorio comunale un punteggio aggiuntivo nelle graduatorie per l’ottenimento degli alloggi popolari, dell’assistenza domiciliare, dell’iscrizione agli asili nido e per i contributi economici. “La maggioranza ed il consigliere Savini – ha poi ricostruito quanto avvenuto lo stesso Papalia – hanno comunque dimostrato interesse nell’approfondire la proposta e si sono impegnati nel discutere una formula da poter approvare a breve nelle commissioni preposte. Il Pd – ha aggiunto il consigliere di centrodestra -, tramite il suo capogruppo Gabbarini, che si è dimostrato ancora una volta un degno rappresentante dello sfacelo del governo nazionale, ha invece confermato la sua inutilità politica e contrarietà nei confronti dei bisogni dei concittadini, bocciando totalmente la proposta, anche se ovviamente non poteva fare diversamente, visto che è il partito che più di tutti sta dimostrando di odiare gli italiani, alimentando il business dell’immigrazione, facendo fare affari d’oro alle loro cooperative. Grazie allo “Ius Soli ” – ha aggiunto Papalia – svenderanno la nostra identità e avranno così un bel bottino elettorale dal quale poter racimolare qualche voto”. 

Alla maggioranza, che tramite il capogruppo Marco Fermanti, ha paventato problemi di incostituzionalità, Papalia ha replicato ricordando come in altri Comuni, non ultima la vicina Velletri, “magari con dei correttivi, hanno approvato mozioni del genere, dando una priorità all’anzianità di residenza”.  “Chiediamo al consigliere Papalia di ’spacchettare’ l’ordine del giorno – ha precisato Fermanti – e dividerlo per tematiche”. Più composito l’intervento della pentastellata Elena Mercuri: “Diverse avvocature si sono trovate ad affrontare tale problematica, ritenendola inaccettabile”.

“Siamo contrari per motivi politici e tecnici” ha dichiarato proprio Flavio Gabbarini, capogruppo del Pd, che ha attaccato duramente Papalia: “Il suo partito sta solo cercando di creare paura tra la popolazione, in un momento di crisi economica, facendo credere che lo straniero ci rubi qualcosa, quando non è così. Dal 2010 ad oggi su 25 case assegnate soltanto 3 sono andate a stranieri, e negli Asili nido di 81 iscritti solo 6 sono di altra nazionalità. Le priorità – ha aggiunto l’ex Sindaco – si basano sulle necessità, legate ad un problema di carattere sociale”.

Nel mese di aprile, in occasione del via libera da parte del Comune di Velletri, il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, ha auspicato che “anche in Regione Lazio, e in tutti i Consigli comunali in cui Fratelli d’Italia si sta battendo per questo principio, si arrivi ad approvare la normativa proposta dal partito, affinché chi risieda da più tempo in un Comune possa avere un giusto riconoscimento per poter usufruire dei servizi sociali. Mi auguro – ha aggiunto e concluso Righini – che l’esempio di Velletri diventi positivamente virale e contagioso per tutte le amministrazioni, di modo da rendere giustizia a tante famiglie di italiani nel poter usufruire prioritariamente dei servizi sociali e della assegnazione degli alloggi popolari”.

Articolo tratto dall’edizione cartacea di ‘Castelli Notizie’ (CLICCA QUI per sfogliarla tutta).

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