CRONACA

Castel Gandolfo piange la scomparsa del canoista Francesco La Macchia, conquistò l’argento olimpico sulle acque del lago Albano

Francesco_La_Macchia_1960

E’ scomparso ieri, all’età di 79 anni, Francesco La Macchia, canoista, tecnico e figura di riferimento per tutto il mondo della canoa italiano, che conquistò assieme ad Aldo Dezi, alle Olimpiadi di Roma del 1960, la prima medaglia olimpica per la canoa italiana.

Un argento storico nella finale dei 1000 metri, che si disputò proprio sulle acque del lago Albano di Castel Gandolfo.

Dal Comune castellano è giunto un comunicato di cordoglio, per l’atleta residente a Sabaudia, entrato negli annali dello sport italiano.

“Con sincera commozione e profondo dolore, il sindaco Milvia Monachesi, l’Amministrazione Comunale e la cittadinanza tutta, si stringe al cordoglio per la scomparsa di Francesco La Macchia, grande atleta olimpico e cittadino onorario di Castel Gandolfo.

In questa triste circostanza porgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia La Macchia, originaria di Tonnarella, in provincia di Messina.

Di Francesco La Macchia conserviamo il prezioso, emozionante e bellissimo ricordo di quando conquistò sulle rive del Lago Albano la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Roma del 1960, solcando le nostre acque con il castellano Aldo Dezi e diventando il simbolo della canoa italiana. 

Oggi più che mai la nostra comunità ha bisogno di persone come Francesco La Macchia, che hanno vissuto lo sport con spirito di sacrificio, passione ed umiltà, raggiungendo i più alti livelli. Un Uomo e uno Sportivo che, durante la sua vita e la sua carriera, ha saputo incarnare e tramandare alle generazioni più giovani i più importanti e veri valori dello sport”.

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