Attualità

Due chiacchiere (prima che il ghiacchio si sciolga) con chi tira la carretta delle grattachecche sulle nostre spiagge

grattachecca

di Maria Lanciotti

E mentre i nostri politici, governanti e portaborse, ci apparecchiano in siti e lidi appartati e prestigiosi la solita schicchera agostana preludio dell’ormai conclamato autunno bollente, c’è chi tira la carretta e prega solo che duri. Ferragosto sulla costa laziale, mare calmo e acqua fangosa, ma è una bella giornata, temperatura ottimale e chi si contenta gode.

Grande viavai sul bagnasciuga, i bambini guazzano a mollo come pesciolini, i ragazzi si giocano in acqua una partitina a pallone, sotto l’ombrellone si discute di tutto e di niente, poi arriva pure la musica. Così si annuncia il carretto per la grattachecca, tritaghiaccio a mano e bottiglie di sciroppi per tutti i gusti. A tirare il carretto Biagio e il suo assistente Salvatore, vent’anni a testa, una minuscola impresa che dà da vivere a due persone.

Una storia semplice e bella raccontata in tre minuti, non di più perché il ghiaccio si scioglie. Biagio è nato a Napoli e verso gli anni ’90 si trasferisce con la famiglia, genitori e cinque figli, in un comune in provincia di Latina. 

“Biagio, come parte la sua attività?”. “Questa attività parte da mio padre. Appena arrivato qua cominciò con una carriola, e solo limone menta e amarena. Partirono allo sbaraglio, volevano fare qualcosa di loro, anche se mia madre non era convinta. I miei fratelli lavorano tutti, solo io ho seguito il lavoro di mio padre”.

“E lei Salvatore, com’è entrato in questa attività?”. “Ero senza lavoro, ho cercato in giro, ho saputo che cercavano un aiutante. Ho chiamato e tutto ok”.

“Biagio, ha già fatto altre stagioni?”. “Questa è la prima stagione, ho iniziato a giugno”.

“Si è convinta sua madre?”. “Mia madre adesso è contenta. Purtroppo non è un lavoro per tutto l’anno, devo trovarmi qualcosa per l’inverno”.

“Ha già qualcosa in mente?” .“Zeppole e panzerotti, li preparano mia madre e mia nonna e li andiamo a vendere nei mercatini, nelle feste, dove c’è gente. Gradisce una grattachecca?”. 

Grazie Biagio e Salvatore, e tutti i ragazzi come voi, che sapete inventarvi ogni giorno la vita e tante cose potreste insegnare ai cervelloni abbronzantissimi e lessi.