CRONACA

Altro tentativo di suicidio al carcere di Velletri. Ugl lancia l’allarme sulla gestione dei detenuti psichiatrici

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L’altro ieri gli agenti del penitenziario di Velletri sono intervenuti nuovamente su un tentato suicidio da parte di un detenuto di nazionalità rumena, fortunatamente evitando il peggio.
A fronte della nuova emergenza il sindacalista dell’ Ugl Polizia Penitenziaria Carmine Olanda del Carcere di Velletri lancia ancora una volta un grido di protesta e di allarme, focalizzando l’attenzione sulla gestione dei detenuti con patologie di natura psichiatriche lasciata unicamente alla  Polizia penitenziaria. “Ancora una volta gli Agenti di P. P. anziché essere chiamati a collaborare con lo Sfaf Sanitario/educativo da parte del medesimo, si trovano a tutt’ oggi a gestire da soli il servizio di sorveglianza a vista nei confronti di un detenuto comune ristretto nel Reparto Isolamento per problematiche psico-fisiche. Come sindacato – denuncia Olanda – non possiamo più accettare che la sorveglianza a vista dei detenuti venga affidata solo ed esclusivamente alla Polizia Penitenziaria e svolta dagli stessi in mezzo ad un corridoio torrido d’ estate e freddo d’ inverno, 24 su 24 ore davanti ad una cella. Come non possiamo più accettare che gli Agenti devono gestire i detenuti che hanno problemi di natura psichiatrica anche nelle sezioni detentive. I detenuti con problemi Psichiatrici devono essere gestiti in luoghi adatti e da tutte le figure sanitarie previste. Per questi motivi – continua il sindacalista –, abbiamo evidenziato alle Autorità competenti che nella circolare del 25 novembre 2011 intitolata “Modalità di esecuzione della pena. Un nuovo modello di trattamento che comprenda sicurezza, accoglienza e rieducazione”, come nella circolare n. 3649/ 6099 del 18 luglio 2013 intitolata “Linee di indirizzo per la riduzione del rischio autolesivo e suicidario dei detenuti”, ed in virtù di quanto approvato dalla Conferenza Unificata Stato Regione (in G.U. n° 34 del 10 febbraio 2012), si ribadisce e si focalizza l’ attenzione sull’importanza di inserire il soggetto sorvegliato a vista in un vasto programma trattamentale composto da uno Staff di Operatori Sanitari, dell’ Area Educativa e non esclusivo della Polizia Penitenziaria. Siamo stanchi – conclude Olanda – di denunciare sempre le stesse cose. Ci Auguriamo che l’ On. Roberto Giacchetti Deputato – Commissione Affari Costituzionali del PD giorno 15.08.2017 non sia venuto nel Penitenziario a fare una semplice sfilata di moda, come di solito quando c’è aria di elezioni i politici sanno fare benissimo, ma a raccogliere tutte quelle problematiche che da anni noi come Sindacato denunciamo a grande voce”.

Nella lettera inviata al Provveditorato- Dap-Direzione Carcere Velletri-Asl Roma 6, il sindacato ha suggerito di realizzare alcune stanze detentive munite di telecamere che possono essere monitorate sia dagli uffici del personale di Pol. Pen. che dal personale Sanitario installando dei monitor anche presso il locale infermeria.