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Monte Porzio Catone, Andrea Galati (M5S): ‘Sulla mensa scolastica solo tanta incapacità’

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di Stefano D’Avello

Andrea Galati, consigliere di opposizione del Movimento Cinque Stelle presso il Comune di Monte Porzio Catone, ci ha rilasciato in esclusiva, un’intervista che affronta dalla A alla Z la questione burrascosa della scolastica monteporziane.

“Partiamo nel fare un breve sunto cronologico di tutto ciò che è successo sulla tematica mensa. Dobbiamo ricordare che a Monte Porzio Catone, il recente bando in vigore è stato assegnato alla Sodexo nel 2014. Sin dall’anno successivo al bando, cioè dal 2015, noi del Movimento Cinque Stelle abbiamo subito notato che Sodexo ha iniziato ad utilizzare il nostro centro cottura comunale per fare pasti trasportati per la città di Colonna. La cosa strana è che non c’è stata né un’indicazione politica, né un’autorizzazione preventiva e fondamentale dell’Asl Rm 6 che consentisse tutto questo. Gli uffici in modo autonomo hanno iniziato a lavorare per consentire questo utilizzo extra. Tutto questo contornato dalla mancanza di una pattuizione economica, cioè un affitto a tutti gli effetti, per utilizzare l’impianto comunale per la preparazione di tali pasti. Abbiamo fatto anche notare alla giunta Pucci, che il contratto stipulato non forniva nessun diritto alla società vincitrice del bando, quindi la mensa doveva essere utilizzata per il contratto in essere e non per altro. Di fatto è stata fatta un’agevolazione a questo fornitore a posteriori rispetto alla stipula del contratto. 

Un’altro fatto che ci ha destato molto sospetto è la modifica del regolamento della mensa, che obbligava il Comitato Mense, un Comitato formato esclusivamente da cittadini che intendono controllare il fornitore, ad avvisare in modo preventivo il Comune per effettuare un sopralluogo nei locali mensa. Insomma una cosa che tende a lasciare sempre più distanti i cittadini dalle istituzioni. 

Di recente c’è stata la questione del pasto domestico da consumare a scuola. Abbiamo scoperto con un accesso agli atti, che il sindaco possedeva un parere positivo dell’Asl sulla tematica già da Ottobre 2016, ma è venuto allo scoperto solo nel Luglio 2017, grazie sia ad una nuova comunicazione dell’Asl che riportava esattamente la nota dell’Ottobre 2016 sia dopo aver affrontato insieme ai genitori dei bambini nel Maggio 2017 una riunione pressoché turbolenta. Purtroppo si è arrivati al comunicato di agosto dove l’amministrazione non fornisce la possibilità di consumare il pasto domestico all’interno dei refettori e questo perché secondo noi, tali locali secondo il contratto stipulato con la Sodexo nel 2014, sono di responsabilità dell’azienda e non del comune. L’unica autorizzazione che è stata fornita ai genitori, è quella di prendere i bambini all’ora di pranzo e riportarli in seguito. Insomma una soluzione di inaudita scomodità. I genitori su questa tematica si stanno confrontando e stanno valutando la presentazione di un ricorso agli organi competenti. 

Per quanto riguarda le tariffe della mensa abbiamo notato subito una stranezza paragonando il nostro contratto con il contratto del comune di Colonna, vinto nel 2015 sempre da Sodexo. Noi a Monte Porzio abbiamo 600 pasti, un contratto che dura 6 anni ed un centro cottura dato gratuitamente dal comune incluse le utenze e il nostro pasto costa 5.34 euro. A Colonna invece con una durata del contratto ad un anno, con un numero di pasti pari quasi alla metà rispetto a Monte Porzio e alcune spese di ristrutturazione dei refettori sostenute da Sodexo, il pasto invece di essere maggiore è addirittura minore, con un costo di 4,58 euro. Abbiamo chiesto prontamente all’amministrazione: “ma hai provato a ricontrattualizzare questo costo?” E non è stato mai fatto.

Un’altro punto sulle tariffe è che i genitori pagano in modo forfetario a prescindere dalle assenze scolastiche e dall’effettivo consumo, mentre il Comune ha già un meccanismo puntale di raccolta delle presenza, che gli permette di pagare la sua quota parte a Sodexo in modo puntale. Nel prossimo consiglio del 6 Settembre ripresenteremo una mozione, già bocciata in passato, per far diventare la tariffa puntale anche per le famiglie. 

Un ultima nota sulle tariffe è doverosa farla. Nel marzo scorso sono state aumentate dall’amministrazione le tariffe ed i genitori giustamente, subito dopo, si sono lamentati. Una cosa che ha saputo fare il Comune al riguardo è stata quella di abbassare le tariffe per i non residenti adducendo ad un errore di calcolo degli uffici. A questo punto è stata chiesta dal nostro gruppo spiegazione dettagliata agli uffici competenti riguardo questo errore, ma non abbiamo avuto nessuna risposta. Proprio per questo, poco prima di questa intervista e proprio per verificare se sono presenti illeciti in questo modus operandi, abbiamo inviato un esposto ai Carabinieri. Ci auguriamo che questa volta il comune risponderà visto che per noi la trasparenza è una cosa fondamentale, soprattuto quando si parla della gestione dei soldi dei cittadini”.