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L’eccellenza italiana ad Ariccia – Dedem: un’istantanea dell’Italia dagli Anni Sessanta ai giorni nostri con le sue storiche fototessera

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Per festeggiare i 55 anni dalla sua fondazione il 14 settembre dalle 9 alle 13 a Roma presso la Sala Capranichetta Dedem accende i riflettori sulle sfide che Pmi e Made in Italy devono vincere per non farsi trovare impreparati  dal futuro

Salde radici nella tradizione e sguardo dritto al futuro, con un monito costante: sapersi aprire all’innovazione. Questa la sfida che Pmi e Made in Italy devono affrontare ogni giorno per non inciampare nell’incalzare dei tempi e farsi trovare impreparati dal futuro.
Giovedì 14 settembre, dalle 9 alle 13, a Roma, presso la Sala Capranichetta (Piazza Montecitorio 131), Dedem festeggia il compleanno con il convegno “L’Italia digitale: semplificazione, partecipazione, occupazione”. A 55 anni dalla sua fondazione, l’azienda leader in Italia nella fabbricazione e gestione di macchine automatiche per fototessere che nei lustri ha saputo differenziarsi e innovarsi profondamente per rispondere al mutamento dei tempi, accende i riflettori su temi cardine per l’imprenditoria italiana (e non solo).

Riccardo Rizzi, il ceo della Dedem

La società cambia, cambiano i mercati, i bisogni, gli strumenti a disposizione della gente, si modificano persino le geografie e le distanze: come può un’azienda che ha iniziato la sua attività agli albori degli anni Sessanta e trae la sua forza dalla tradizione restare attuale e capace di rispondere alle domande del Paese nell’era digitale? Danno la loro risposta a questo e altri quesiti politici, imprenditori e membri di spicco della società civile e del mondo delle istituzioni che prenderanno parte alle tavole rotonde “La trasformazione digitale: una scelta e non un destino” e “Digitaly: l’importanza di essere italiani, la tradizione del made in Italy sposa le nuove tecnologie”.

INTERVERRANNO (in ordine alfabetico):
Donato Ceglie, Filippo De Vita, Roberto Mazzei, Domenico Rossi, Stefano Parisi, Cinzia Bonfrisco, Michele Costabile, Andrea Montelpare, Gaetano Quagliariello, Roberto Saccone, Giancarlo Sangalli.
Modera: Federica De Sanctis.

 

FOCUS: Dedem: un’istantanea dell’Italia dagli Anni Sessanta ai giorni nostri

Con le sue cabine per fototessere Dedem fotografa le facce degli italiani dagli Anni Sessanta. E nei suoi primi 55 anni di vita può raccontare per immagini oltre mezzo secolo di storia italiana, di cui ha registrato e accompagnato costumi, evoluzioni e cambiamenti, fotografandoli. Dal bianco e nero al colore, dall’analogico al digitale, dai primordi della tecnologia all’avvento dei computer: la storia in una cabina.

Fondata nel 1962 da Dan David, Pierre e Philippe Wahl a Roma, cabina dopo cabina, città dopo città, Dedem si è affermata negli anni quale leader assoluto in Italia e Spagna nella fabbricazione e gestione di macchine automatiche per fototessere (le prime in Europa a recepire la regolamentazione UE sulla produzione di foto per documenti a norma ICAO, che chiede di rispettare determinati parametri internazionali per la riconoscibilità e dunque la sicurezza) . Con 9mila apparecchiature dislocate tra Italia (6.000), Spagna (2.200), Israele, Turchia e Romania, Dedem scatta ogni anno oltre 10 milioni di fotografie.

Per rispondere alle sfide dei tempi, il Gruppo Dedem ha saputo mantenere salda la sua identità, ma sempre innovandosi ed evolvendo. L’azienda ha infatti allargato il suo business al settore del leisure – con il brand di locali per il divertimento delle famiglie YOUNGO– e a quello dell’information technology e dell’e-government, con – per esempio – la stampa e la consegna delle patenti di guida agli italiani (Dedem ne stampa 30mila al giorno), grazie alla vittoria del relativo bando del Ministero dei Trasporti. E strizza sempre l’occhio alle più nuove tecnologie, tanto da diventare distributore ufficiale delle avveniristiche stampanti 3D Systems e dei rivoluzionari simulatori di guida Simumak, la soluzione didattica più innovativa per una guida sicura, personalizzata ed eco compatibile, a tutto vantaggio dei cittadini, delle aziende e dell’ambiente.

Oggi Dedem, che ha la sua sede principale in provincia di Roma, ad Ariccia, conta 500 dipendenti e ha come mercati di riferimento principali Italia e Spagna. Esempio virtuoso e di successo di Made in Italy, nonostante la crisi che si è abbattuta sul nostro Paese (e non solo), è riuscita a non fare licenziamenti, ma, anzi, a continuare a crescere di anno in anno, passando dai circa 37 milioni di fatturato del 2011 agli oltre 60 milioni dell’ultimo esercizio, aprendosi all’internazionalizzazione senza cedere alle sirene della delocalizzazione. E per dare continuità e compimento al progetto imprenditoriale dei fondatori, a giugno il CEO del Gruppo Dedem, Riccardo Rizzi, ha promosso un’operazione di management buy-out: i manager dell’azienda hanno acquisito il Gruppo dai fondatori della società, i cui eredi partecipano in qualità di azionisti di minoranza. Per continuare a dare voce a una realtà che, nel produrre e gestire macchine sempre più innovative e integrate nella geografia urbana, da 55 anni è a servizio dell’uomo, semplifica la vita del cittadino, fotografa e accompagna il Paese che cambia.

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