Cultura

Genzano riabbraccia la mostra ‘Symposium’. Lorenzon: ‘Orgogliosi di questa esposizione’

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In occasione della 29^ Festa del Pane, Palazzo Sforza Cesarini ha aperto le proprie sale al pubblico riproponendo la mostra “Symposium, a tavola tra mito e cultura”. Recuperi archeologici della Guardia di Finanza e reperti di Villa degli Antonini a cura della Soprintendenza archeologica e della Montclair State University (Usa). 

L’esposizione, già visitabile al palazzo dal 20 maggio 2016 al 31 maggio 2017, viene ora ripresentata arricchita di nuovi reperti. All’originario tema del simposio e del vino viene ora ad aggiungersi quello del pane e della cerealicoltura, in un connubio inscindibile che è alla base della dieta mediterranea e dei rapporti sociali ed economici della nostra cultura. Dioniso, dio del vino e del simposio, e Demetra-Cerere, dea dell’agricoltura, spesso venerati insieme nell’antichità, vengono così a ‘riappropriarsi’ dei loro ruoli e delle loro sfere di competenza.

“Questa iniziativa conferma il nostro intento di valorizzare Genzano come città d’arte e di cultura e di compiere tutti gli sforzi possibili, anche cercando sempre più collaborazioni tra Enti locali, Forze dell’ordine e ministero dei Beni e delle Attività culturali, per portare avanti il nostro impegno a investire nella cultura, nella consapevolezza di quanto ciò sia importante per la crescita civile, sociale ed economica del nostro territorio – ha spiegato il sindaco Daniele Lorenzon, che ha tagliato il nastro insieme alla dottoressa Giuseppina Ghini della soprintendenza ai beni archeologici e al colonnello Luigi Smurra della Guardia di finanza, nucleo tutela patrimonio beni culturali ha inoltre dichiarato –. Siamo orgogliosi di riproporre questa esposizione all’attenzione del pubblico, in occasione della tradizionale Festa del pane casareccio e del nostro patrono San Tommaso da Villanova”. 

I materiali esposti, di altissima qualità artistica, messi generosamente a disposizione dalla Guardia di Finanza, permettono di conoscere meglio il mondo degli antichi e, nello stesso tempo, trasmettono un messaggio didattico e culturale, soprattutto per i visitatori più giovani, dell’importanza di restituire alla pubblica fruizione quanto le viene sottratto dall’illecita attività del mercato clandestino. L’attività della Guardia di Finanza ha consentito infatti di recuperare innumerevoli opere d’arte, di assicurare i responsabili all’Autorità Giudiziaria; ma anche di completare le attività di catalogazione dei giacimenti culturali sul territorio.

Palazzo Sforza Cesarini – che al piano nobile espone la collezione Hager-Sportelli e la mostra Ritmo Barocco e che ospita spesso eventi culturali – viene così a costituire un altro fondamentale, imprescindibile Polo di eccellenza dei Castelli Romani.

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