Attualità

Genzano – La nostalgia di alcuni per le vecchie Infiorate di Pane. In pochi però hanno partecipato all’evento e il maltempo ha fatto il resto

Infiorata di Pane anni precedenti

Infiorata di Pane anni precedenti

E’ stata realizzata nel weekend a Genzano l’Infiorata di Pane realizzata da tre gruppi di artisti genzanesi e uno di Rocca di Papa, lungo via Nazario Sauro e in via Bruno Buozzi. La manifestazione sta avendo numerosi strascichi, dati dal fatto che molti maestri infioratori non hanno gradito l’utilizzo di stampe disegnate poste a terra sotto il quadro, al posto del disegno realizzato a mano libera, così come la tradizione vuole.

Mentre sui social proliferano dibattiti e vignette sarcastiche, vi proponiamo l’articolo pubblicato sul cartaceo mensile di Castelli Notizie edizione Genzano, in distribuzione proprio questi giorni, in cui abbiamo cercato di fare una panoramica sui motivi che, al netto delle ultime divergente artisti-Amministrazione, hanno da sempre determinato una scarsa partecipazione dei maestri infioratori alla realizzazione del tappeto di crusca e granturco di settembre. Le piogge battenti della serata di sabato hanno poi finito per fare il resto, danneggiando pesantemente quanto fatto con tanta buona volontà dai partecipanti all’iniziativa.

_______    I Mestri infioratori snobbano l’Infiorata di Pane                                          

Le difficoltà registrate nei giorni scorsi nella realizzazione dell’Infiorata di Pane, aldilà delle divergenze organizzative e dell’inesperienza degli amministratori locali, ha messo chiaramente in luce la scarsa affezione dei maestri infioratori verso il tappeto di farine di via Nazario Sauro. Anche negli anni passati gli artisti disposti a cimentarsi nell’utilizzo di materiali assai diversi rispetto ai fiori, elemento principe della Tradizionale Infiorata di giugno, sono stati assai pochi, e non di rado le Amministrazioni passate procedeva a sensibilizzare i partecipanti verso la realizzazione di un tappeto considerato assai minore, se non addirittura poco degno di chiamarsi ‘Infiorata’. Diversi sarebbero, scambiando qualche chiacchiera con alcuni maestri infioratori, i motivi per cui in tanti preferiscono disertare questo appuntamento. Aldilà del considerare unica e originale l’Infiorata del Corpus Domini, c’è anche da considerare che non tutti gli artisti, abili coi fiori, conoscono e sanno tramutare in un quadro materiali assai diversi, quali la crusca, grano, grano tenero, orzo, granturco, soia, riso, e in minime parti corteccia di pino e semi di pino.

L’Infiorata di Pane, del resto, è sempre stata considerata un laboratorio minore di sperimentazione di nuove tecniche e per l’utilizzo di materiali altri rispetto ai fiori, con l’obiettivo di verificare la possibilità di essere introdotti nella Tradizionale Infiorata. Ad esempio la soia verde potrebbe sostituire la sausa o la finocchiella, in casi in cui queste due sostanze fossero irreperibili.

In più, per ricordare comunque l’arte di infiorare degli artisti genzanesi, tra un quadro e l’altro erano inseriti gli intermezzi floreali, spesso disegnati e realizzati anche con il coinvolgimento dei giovani, in modo da introdurli nella complessa macchina dell’Infiorata. Ecco allora perché la scelta operata quest’anno dall’Amministrazione, che ha inteso eliminare gli intermezzi, non è piaciuta ai maestri infioratori, assai fedeli in ogni caso alla tradizione principe del Comune di Genzano. Una palestra, dunque, che, oltre a omaggiare l’antica via dei forni del centro storico del paese, rappresenta un’opera collegiale, con soggetti che spesso venivano suggeriti dall’organizzazione, e dove dunque i riflettori sono più orientati all’insieme più che sull’operato artistico personale. A tutto questo va aggiunto che i materiali disponibili per l’Infiorata di Pane sono adatti perlopiù ai maestri infioratori che realizzano quadri figurativi, più esperti anche nel progettare un bozzetto con una così povera scala cromatica. Sebbene nessuno abbia risposto alla chiamata nei tempi concessi per la presentazione del bozzetto, l’intercessione successiva da parte degli amministratori, disponibili a quel punto anche a rivedere le proprie posizioni e a reinserire gli intermezzi floreali, ha salvato la manifestazione, pur se quadri e autori sono rimasti segretissimi fino al giorno della manifestazione.

Più informazioni