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Castel Gandolfo – L’Amministrazione loda l’affidamento diretto della mensa scolastica all’Asp. Forti critiche da parte della minoranza

mensa scolastica

Nella seduta consiliare del 22 settembre convocato d’urgenza il Consiglio comunale di Castel Gandolfo ha delibarato l’affidamento in house del servizio di refezione scolastica all’Azienda Servizi Pubblici Asp per il prossimo triennio. Il servizio prenderà avvio domani, lunedì 25 settembre,  con alcune importanti novità. Sui tavoli delle mense scolastiche di Castel Gandolfo, infatti,  aumenterà la percentuale di pasti biologici, senza che vi sia un aumento di costo per quest’anno scolastico per le famiglie, le quali potranno gestire le iscrizioni ed i pagamenti anche online.

“Possiamo dire con soddisfazione – ha spiegato Tiziano Mariani, consigliere delegato alla scuola – che per quest’anno non saranno ritoccate le tariffe nonostante tutti i miglioramenti. Nel menù del servizio mensa si passa dal 40% al 60% del biologico. Miglioramento che avvicinerà il servizio agli standard definiti in sede di conversione dal Decreto Ministeriale 50/2017. In tal modo arriveremo pronti a quando la legge ci chiederà il 100% di biologico”.

L’ASP S.p.A. attiverà nel corso dei 3 anni di servizio anche corsi di educazione alimentare rivolti al personale scolastico, agli alunni e ai genitori.

La scelta di continuare ad affidare il servizio mensa ad ASP S.p.A. è arrivata, come ricordato anche dal Sindaco Milvia Monachesi, dopo un attento lavoro di monitoraggio, verifica e valutazione portato avanti dall’Amministrazione e dalla Commissione Mensa istituita durante il precedente periodo di affidamento in via sperimentale. “Prima della fine dello scorso anno scolastico – ha ricordato il sindaco – si è tenuta in Comune una riunione della Commissione Mensa in cui è stato confermato il gradimento da parte degli utenti del servizio offerto da ASP S.p.A. Così abbiamo concordato che fosse una garanzia avere un’azienda pubblica che ha dimostrato un interesse maggiore per la qualità anziché per profitto”.

La questione però ha sollevato non poche critiche dai banchi della minoranza. “Come sempre si arriva all’ultimo momento per rendersi conto che anche quest’anno le scuole sono iniziate e che il servizio mensa è necessario – ha detto il consigliere del Movimento Aurora, Paolo Gasperini -. E’ così che il 19/09/2017 arriva una “proposta” dell’Asp che si candida alla gestione delle mense scolastiche del nostro comune “per un periodo di almeno 36 mesi” e, in funzione della nostra partecipazione al suo capitale sociale (pari allo 0,04%), la maggioranza, con il voto contrario mio e del consigliere Nutile, gli ha affidato il servizio. Non sarebbe stato opportuno verificare sul mercato con una gara a evidenza pubblica l’esistenza di proposte più convenienti, sia qualitativamente che quantitativamente?
Considerate che l’Asp è una società partecipata (dal comune di Ciampino e da noi con quel famoso 0,04%) che presenta delle fortissime criticità, ha una perdita certificata dal bilancio 2015 di 1,2 milioni di euro, una perdita per il 2016 di oltre 900 mila euro e debiti per 23 milioni di euro. Non sarebbe stato forse opportuno che i nostri amministratori verificassero con attenzione la “salute” della partecipata, per non rischiare di trovarci tra qualche tempo “scoperti” nel servizio?
Per completezza il costo del servizio rimarrà invariato per quest’anno, ma gli anni successivi?”.

 

 

 

 

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