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Grottaferrata festeggia San Nilo con il tradizionale pranzo in abbazia

abbazia san nilo

Nella giornata di oggi 26 settembre in occasione dei festeggiamenti per il santo patrono, San Nilo, la città di Grottaferrata ha riscoperto una tradizione la cui memoria si perde nella notte dei tempi: il pranzo degli illustri pellegrini in abbazia.
Questa mattina, infatti, si è tenuto, prima del momento conviviale, il tradizionale dono dei ceri da parte del sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti nelle mani del vescovo, monsignor Marcello Semeraro.
Presenti alla cerimonia, così come al successivo tradizionale momento conviviale, alcuni rappresentanti delle massime istituzioni quali il senatore della Repubblica, Bruno Astorre, rappresentanze dalla Regione e dalla Città Metropolitana, così come dai comuni dei Castelli Romani e del percorso niliano. Presenza annunciata anche del presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori i cui uffici hanno garantito il sostegno, assieme al Comune di Grottaferrata, allo svolgimento dell’ampio cartellone di eventi del Settembre grottaferratese tuttora in corso.  
Il pranzo, vero elemento rinnovato nei festeggiamenti di quest’anno di San Nilo, è la novità voluta dal sindaco Andreotti. In completo accordo con i monaci e le suore basiliane è stato l’inserimento di un oste del territorio che liberamente si è offerto per la preparazione delle pietanze in maniera espressa nelle cucine dell’abbazia, mettendo a disposizione la propria brigata di cucina.
Da quest’anno, infatti, il pranzo del giorno di San Nilo che autorità religiose e civili consumano nel refettorio dei religiosi, ha visto l’incontro tra il rigido protocollo abbaziale, che prevede addirittura la separazione delle donne dagli uomini per la consumazione del pasto, e il meglio della ristorazione grottaferratese.

“L’ospite di quest’anno che metterà a disposizione la propria maestria – aveva anticipato il sindaco Andreotti – sarà Massimo Pulicati, titolare dell’Oste della Bon’ora, che a Caserta ha ricevuto la chiocciola di Slow Food assegnata a sole 275 osterie in Italia che saranno quelle segnalate nella prestigiosissima guida del 2018. Grottaferrata è stato l’unico comune del Lazio, esclusa ovviamente Roma, ad aver ricevuto due menzioni con l’Oste della Bon’ora e la Taverna Mari. Un vero orgoglio per la nostra città, – ed ha aggiunto – in qualche modo questo coinvolgimento degli osti e dei ristoratori del territorio nelle celebrazioni ufficiali rappresenterà non solo la gratitudine ma anche la volontà chiara di promuovere il territorio e i suoi fiori all’occhiello in tutti i modi possibili”.                                
Il menù prevedeva un piatto medievale e uno rinascimentale che la cucina dell’Oste della Bon’Ora ha preparato in collaborazione con la scuola alberghiera di Marino.  
La giornata di festa a Grottaferrata si concluderà  questa sera con il concerto dei Frankie & Cantina Band alle 21 in piazzale San Nilo e alle 23,30 con l’atteso spettacolo pirotecnico.