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La tragedia di Terracina in un VIDEO CHOC girato da una veliterna che era in spiaggia: ‘In tanti si sono sentiti male…’

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Il momento dell’impatto fotografato dai due veliterni

Il momento appena successivo all’impatto del caccia, fotografato dai due giovani di Velletri che erano sulla spiaggia di Terracina

Ha suscitato stupore, apprensione e dolore quanto accaduto domenica pomeriggio a Terracina, quando un velivolo Eurofighter del Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare è precipitato in mare nella fase finale del suo programma di volo, per causa ancora in corso d’accertamento da parte delle autorità preposte.  Il Ministro della Difesa, Senatrice Roberta Pinotti ed il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano si sono uniti al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli nell’esprimere vicinanza e cordoglio alla famiglia ed alle persone più care e vicine al giovane pilota Gabriele Orlandi, l’ufficiale 36enne perito durante il tragico impatto nell’acqua del Tirreno. “E’ stato drammatico – ha dichiarato il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti – vedere il momento in cui si è inabissato e pensare che a guardarlo c’erano, non solo moltissime persone, ma anche la sua fidanzata e la sua mamma”.

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Un fotogramma dei tanti cittadini che hanno assistito alla tragedia

Tra le tante persone che stavano ammirando quelle acrobazie nel cielo, che dovevano far da preludio all’arrivo delle Frecce Tricolore, vi era anche una coppia veliterna, che ha ripreso tutte le fasi salienti del volo, sino al tragico impatto sull’acqua, corredato da foto e video. “Prima di perdere il controllo ed inabissarsi – racconta per ‘Castelli Notizie’ una giovane di Velletri – il pilota aveva già fatto altre acrobazie simili. Noi tutti stavamo ammirando quanto stava avvenendo e non c’era alcuna preoccupazione tra di noi, ma soltanto ammirazione per quanto stava accadendo. Durante l’ultima picchiata, quella che gli è stata poi fatale, pensavamo che si avvicinasse un pò di più all’acqua ma che poi risalisse. Qualcosa deve essere andata invece storta e in pochi drammatici secondi abbiamo visto una montagna d’acqua alzarsi insieme ai pezzi dell’aereo. Ammetto che non è stato facile, nei primi istanti, rendersi conto di quanto accaduto, e molte persone intorno a noi hanno urlato ed alcune si sono persino sentite male per lo choc, tanto che sono dovuti intervenire subito i soccorsi per farle riprendere”.

In attesa di capire cosa “dirà” la scatola nera del velivolo, dalle prime ore di questo lunedì sono iniziate nelle acque di Terracina le operazioni di recupero dei resti del caccia Eurofighter, finite nei fondali del litorale tirrenico, a diverse decine di metri di profondità. Le operazioni sono andate avanti per molte ore, seguite dalle squadre di sommozzatori dei Vigili del fuoco, dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza. I resti del pilota sono stati invece trasportati presso l’obitorio dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, in attesa che la salma potesse essere restituita ai parenti per il rito funebre. 

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Intanto l’Aereonautica Militare ha informato coloro che volessero condividere materiale video/fotografico relativo all’Eurofighter precipitato durante l’Air Show: “Chi vorrà potrà farlo rivolgendosi direttamente all’autorità di Pubblica sicurezza e alle forze dell’ordine affinché ogni elemento utile alle indagini in corso sia disponibile all’Autorità Giudiziaria”.

Intanto il Codacons ha chiesto di vietare le esibizioni di volo: ”Non è la prima volta che nel nostro Paese si registrano tragedie durante esibizioni aeree e voli acrobatici – ha affermato il presidente Carlo Rienzi -. Appena due anni fa, nel 2015, un altro pilota perse la vita nel Teramano nel corso di una manifestazione simile a quella di Terracina. Crediamo sia giunto il momento di vietare le esibizioni acrobatiche degli aerei in Italia, poiché i pericoli legati a tali manifestazioni sono troppi”. “E’ sufficiente un minimo errore per causare una tragedia, e i rischi non riguardano solo i piloti, ma coinvolgono anche il pubblico. Le istituzioni farebbero bene a riflettere sulla reale necessità di consentire ancora simili eventi nel nostro Paese” ha concluso sommessamente il presidente del Codacons.

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