POLITICA

Rinviati a giudizio gli ex consiglieri del Pd alla Regione Lazio. Avrebbero gestito illecitamente 2 milioni e 600mila euro

regione-lazio-pisana

Una nuova tegola per il Partito Democratico. Tutti i consiglieri della Regione Lazio della passata consiliatura sono stati rinviati a giudizio per aver impiegato in modo illecito i fondi destinati al gruppo regionale. Il 22 gennaio ci sarà la prima udienza del processo deciso dal gup di Roma, Alessandra Boffi, che vede tra gli imputati l’ex presidente del gruppo Pd alla Regione Lazio, Esterino Montino, oggi sindaco di Fiumicino, l’ex tesoriere Mario Perilli, e, guardando più strettamente al panorama castellano, Tonino D’Annibale, ex segretario del circolo Pd di Genzano, Carlo Umberto Ponzo, ex sindaco di Rocca di Papa oggi confluito tra le fila di Articolo 1 – Mdp, e il frascatano Bruno Astorre, oggi senatore.

I fatti si sarebbero svolti dal 2010 al 2013 e riguardano sia assunzioni illecite di colaboratori e portaborse, sia pagamenti effettuati dalle casse della Pisana ad associazioni giudicate vicine ai vari consiglieri senza avere riscontro dei servizi prestati. 
Le accuse mosse riguardano dunque, a vario titolo, peculato, abuso d’ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e truffa, per un ammontare di circa due milioni e 600 mila euro di fondi utilizzati secondo l’accusa in modo illecito.

Tra i nomi sul banco degli imputati ci sono ancora  Enzo Foschi, Claudio Mancini, Mario Mei, Giuseppe Parroncini, i senatori Carlo Lucherini, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia, Daniela Valentini, e il deputato Marco Di Stefano.