POLITICA

Genzano – Anche Martina Ortolani (Pd) all’attacco: ‘Il Sindaco neppure ci guarda, mentre coi loro silenzi gli altri 5 Stelle sono tutti complici’

Martina Ortolani

Uno dei precedenti interventi consiliari di Martina Ortolani

E’ una Martina Ortolani che è stata sommersa dai fragorosi applausi della platea dei cittadini presenti, quella che, prendendo per ultima la parola, nel corso del Consiglio comunale del 29 settembre, ha ribadito le posizioni già espresse dal suo capogruppo, Flavio Gabbarini. Beneficiando del placet del presidente del consiglio comunale, Elena Mercuri, che ha consentito un ulteriore intervento targato Partito Democratico, Martina Ortolani ha concluso mettendo nel mirino il Primo cittadino: “Purtroppo siamo di fronte ad un Sindaco che mentre parliamo guarda altro invece di guardare noi o i cittadini” ha chiosato la consigliera democratica. 

“Quanto accaduto non ha precedenti – aveva premesso, rifacendosi anche lei all’ormai celeberrimo ‘discorso di Rimini’ del Sindaco -, visto che so di dipendenti che hanno sempre messo il proprio lavoro davanti a tutto, persino alla famiglia e alla salute. Persone che andrebbero rispettate e difese. Il bene dei cittadini – ha aggiunto la giovane consigliera democratica – inizia sostenendo i cittadini stessi, mentre diffamandoli non si fa certo il loro bene. Il Sindaco parla di memoria ma la memoria è stata infangata e la possibilità di collaborare in quest’aula è venuta meno, visto che in quest’aula non c’è discussione al di fuori dell’apporto delle minoranze”.

“Lei – ha aggiunto l’esponente piddina, rivolgendosi proprio a Lorenzon – incarna alla perfezione i personalismi che tanto stigmatizza, visto che in quest’aula non parla mai, come fatto ad esempio anche alla riunione dei Landi, dove pure essendo andato non ha parlato, delegando altri a farlo per lei. Eppure quando va nelle piazze per dimostrare che è “meno scemo” di quel che sembra si fa bello davanti ai suoi compagni di partito dicendo certe cose. Tutti quanti ora siete complici – ha ribadito Martina Ortolani, rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza -. Invece di fare un atto di umiltà rispetto alle cose che non vanno continuate ad attaccare chi vi ha preceduto, ma a Fermanti e al resto del gruppo ricordo la differenza che passa tra un vincente e un perdente, col primo che cerca sempre una soluzione ai problemi mentre il secondo si limita a trovare una scusa”.

All’indomani della seduta consiliare è poi stata diffusa una nota a nome dell’intero partito, che ha di fatto ribadito quanto già dichiarato da Flavio Gabbarini (CLICCA QUI per leggere il suo intervento) e la stessa Ortolani.  Ve la proponiamo di seguito. 
“Poteva chiarire le sue esternazioni, anche difendendo gli strali lanciati la scorsa settimana, oppure, con umiltà e consapevolezza del danno arrecato, chiedere scusa alla sua comunità. Invece il Sindaco Lorenzon – si legge nella nota stampa del Pd di Genzano – è riuscito ancora una volta a non prendere una posizione, sebbene le sue dichiarazioni abbiano suscitato le reazioni veementi di un’intera città, confermando la prassi che lo vuole spettatore quasi ignaro di quanto accade in Consiglio comunale. Nessun sussulto da parte del primo cittadino, neanche di fronte alle contestazioni dei nostri Consiglieri, che hanno ridimensionato in un quadro di verità tutte le accuse lanciate in maniera sprovveduta nella manifestazione grillina di Rimini, dal presunto taglio dell’indennità di carica alla paternità degli errori di bilancio e dei conseguenti tagli ai servizi. Nessun passo indietro sulla denigrazione generalizzata compiuta verso i dipendenti comunali, nella continua delegittimazione delle organizzazioni e delle sedi preposte al confronto. L’amministrazione grillina di Genzano di Roma rispecchia in tutto e per tutto il modus operandi del M5S: serve un nemico per esistere, che siano le passate amministrazioni, i partiti di opposizione, i dipendenti comunali, l’azione di governo si caratterizza solo nello scontro e nelle accuse. Al limite della farsa l’intervento del capogruppo di maggioranza, che non ha saputo trovare di meglio che lamentarsi di presunte difficoltà nell’accesso agli atti, suscitando l’ilarità generale dei presenti. Certo, verrebbe anche a noi da ridere se non fosse drammatico che chi ha in mano le redini non riesca neanche a svolgere le attività più basilari di confronto con la sua stessa amministrazione. Eppure ciò è emblematico dello stato in cui versa Genzano, dove anche l’ordinaria amministrazione è divenuta una chimera e dove è completamente assente una qualsiasi proposta per il futuro. Nella grande partecipazione del Consiglio Comunale di ieri è andata in scena la disillusione completa delle aspirazioni di cambiamento dei cittadini. Un cambiamento che riteniamo opportuno per arrestare una caduta continua, che rischia di lasciare segni indelebili sulla nostra città”.

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