POLITICA

Genzano – Savini inchioda Lorenzon: ‘E’ proprio caduto in basso! Assordante il silenzio dei 5 Stelle’

Savini

Michele Savini prende la parola in un’aula consiliare gremita

Se tra tutti i consiglieri comunali era stato il primo, già un paio di mesi or sono, ad averne formalmente chiesto le dimissioni, non ha stupito che nel corso della tesissima discussione consiliare di venerdì 29 settembre il consigliere di AttivaMente, Michele Savini, sia tornato a chiedere al Sindaco Daniele Lorenzon e alla sua Giunta di rimettere il proprio mandato nelle mani dei cittadini, staccando la spina della propria avventura amministrativa.

“Lei è proprio caduto in basso – ha esordito Savini, rivolgendosi al Primo cittadino in riferimento al suo “exploit” in terra romagnola -. Quando parla ha l’onere e, soprattutto, l’onore di rappresentare i propri cittadini. Nel farlo non si deve mai dimenticare che nostri partiti di appartenenza non sono mai più importanti del ruolo che si ricopre. E’ questo il luogo dove si esercita la democrazia e qui possiamo anche alzare i toni, ma quando usciamo fuori da Genzano dobbiamo esaltarlo, non avendo nulla di cui doverci vergognare. In questi giorni – ha aggiunto l’ex candidato a Sindaco di AttivaMente – è suonato strano il silenzio assordante del Movimento 5 Stelle, dei consiglieri, degli assessori e del vicesindaco. A fronte di questo silenzio devo pensare fossero tutti d’accordo, cosa che sarebbe ancora più grave”.

“Oggi, Sindaco, avevo paura che non parlasse e avevo presentato un’interrogazione urgente proprio per invitarla a farlo. Tuttavia non ha detto quello che ci aspettavamo, né confermando quanto ha detto ne chiedendo scusa. Ha dimostrato di non avere coraggio e di essere inappropriato per il ruolo che ricopre, traccheggiando. E per questo che dopo aver già chiesto le sue dimissioni 2 mesi fa le ripropongo ancora oggi”.

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