POLITICA

Rocca di Papa – Il nuovo giornale del Sindaco delinea una maggioranza che scricchiola. Mdp: ‘Inciucio o dimissioni?’

il paese di rocca di papa

Lo scenario politico di Rocca di Papa ha offerto più di uno spunto nella giornata di oggi. Non sono passati molti giorni dal Consiglio comunale che ha visto i tre consiglieri di maggioranza: Romei, Carnevali e il presidente Calcagni, confluire nel gruppo “Voi con noi” (un nome che pare già molto chiaro), con la premessa di base, pur tra frecciatine e rapporti tesi, di continuare a costituire un fronte unico, che il Sindaco Emanuele Crestini ha diramato, come primo atto dell’annunciato nuovo giornale locale “Il Paese”, di chiara emanazione del governo cittadino, una dura lettera che mette praticamente “al bando” i tre dissidenti. 

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“Voi, cari consiglieri ed egregio presiedente, avete un ruolo che prevede un lavoro politico. Devo constatare che in questi ultimi mesi, siete stati latitanti, apropositivi, scarsamente presenti nelle sedi comunali o nelle altre occasioni pubbliche – si legge in un passaggio -. Se reputare che la politica di quella che finora è stata la vostra amministrazione sia tutta “apparenza”, come amate ripetere, fateci sapere, a noi rimasti ad occuparci giornalmente dei problemi dei cittadini, cosa potremmo fare per essere più incisivi”.

Un passo falso? Una mossa studiata? Di certo dopo la comunicazione dei tre il Primo Cittadino non può non essersi guardato intorno – ma lo faceva già da tempo -, cercando ancore di salvezza per una situazione che potrebbe precipitare pericolosamente, e l’assist di oggi potrebbe aver spinto sull’acceleratore. Se all’orizzonte si attendono le elezioni regionali, i numeri in Consiglio sono davvero risicati, e giocoforza alla campagna acquisti (vedi Romei) si dovrà unire anche una cementificazione dei fedelissimi, alcuni dei quali ancora attendono più idonee collocazioni in giunta in luogo di personaggi diventati ormai scomodi (vedi Giannone).

Intanto Articolo 1 – Mdp rincara la dose e punzecchia come può, in attesa che venga finalmente il momento proprizio per un definitivo colpo di mano. “Crestini si dimette o inciucia? – si chiedono dalla nuova formazione costola del Pd -. Con l’attacco frontale ai suoi stessi consiglieri, oggi il Sindaco è in minoranza in Consiglio comunale, lo avrà capito?”.
Difficile pensare che il Primo cittadino getti la spugna. Ma allora chi dai banchi della minoranza tenderà una mano al sindaco Crestini? E quanti?
Uno, conti alla mano, garantirebbe una maggioranza di una sola unità in Consiglio, che al vertice, aspetto non secondario, vede proprio uno dei “dissidenti”, le cui dimissioni, pur se sollecitate, probabilmente non arriveranno.

M.E.

 

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