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Rocca di Papa – ‘Ma quale aggressione?! Denunceremo il Sindaco per averci diffamato’: la versione di Maricetta Tirrito e Simone Carabella su quanto accaduto in Comune

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Simone Carabella e Maricetta Tirrito

“Non c’è stata alcuna aggressione e domattina andremo a denunciare il Sindaco per aver dichiarato il falso e per averci diffamato”.  E’ una ricostruzione del tutto dissimile da quella pervenuta dallo staff di Emanuele Crestini (LEGGI QUI) quella arrivata sin dal tardo pomeriggio di ieri da Simone Carabella e Maricetta Tirrito, presidente del Laboratorio “Una Donna”, entrambe presenti, ed attivamente partecipi, nel gruppetto che nella mattinata di giovedì 19 ottobre ha salito le scale del palazzo comunale di Rocca di Papa per poi conferire col Primo cittadino.

“Quanto è accaduto è davvero increscioso – ha dichiarato a ‘Castelli Notizie’ la Tirrito -. Un rappresentante delle istituzioni dovrebbe guardarsi bene dal fare certe cose e per fortuna ci sono filmati e anche delle registrazioni audio che dimostrano come è andata realmente. E’ stato proprio il Sindaco ad invitarci ad entrare nel suo studio e non c’è stata alcuna irruzione da parte nostra e dei genitori presenti. Quando il Sindaco ci ha chiamati stavamo parlando con l’assessore e stavamo facendo una diretta Facebook. Una volta entrati il colloquio è stato sempre pacifico, e l’unico momento di tensione c’è stato quando Crestini, sbagliando, ha dichiarato che si stavano strumentalizzando persone con disabilità, senza rendersi neppure conto che in quel momento stava parlando proprio coi genitori dei ragazzi interessati. Accusare dei genitori di strumentalizzare i propri figli è stato senz’altro errato e spiacevole. Tuttavia – ha aggiunto Maricetta Tirrito – non c’è stato alcun contatto fisico, come invece lasciato intendere nel comunicato stampa diffuso dal Comune. La situazione – ha ribadito la presidente del Laboratorio “Una Donna” – è poi peggiorata quando con stizza ci siamo accomodati fuori, apostrofandolo per la sua intenzione di chiamare i Carabinieri, come poi ha fatto, sostenendo che lo stavamo aggredendo”.

“Visto quanto successo – ha aggiunto la Tirrito – l’unico che ha strumentalizzato quanto accaduto è stato proprio il Sindaco, che dopo 70 giorni di richieste non sta ancora fornendo il bilancio da noi preteso con richiesta formale, regolarmente protocollata, dell’associazione Aurora 2000”.

Simone Carabella con l’assessore Pierpaolo Montalto

“Tale ritrosia – ha continuato la Tirrito – dimostra che, evidentemente, c’è qualcosa che non va e che forse bisognerebbe andare a fondo del rapporto tra il Comune e l’associazione Aurora 2000, visto che i genitori hanno paura che il Centro possa addirittura chiudere. Noi come ente di tutela siamo stati contattati dai genitori dei ragazzi, visto che il nostro laboratorio si batte in tutta Italia, e tutti i giorni, per la tutela dei diritti dei più deboli. E’ bene precisare che siamo intervenuti proprio per il bene dei ragazzi stessi, né a sfavore del sindaco o dell’associazione. Il nostro unico intento è stato quello di voler far chiarezza, a tutela dei ragazzi coinvolti, e ci aspettavamo che il Sindaco fosse il primo a condividere la nostra battaglia, portata avanti con modi totalmente miti e pacifici. Questo centro – ha ribadito Maricetta Tirrito – ha avuto nel 2016 una sovvenzione di 33mila euro, in due tranche di 20mila e 13mila euro. I ragazzi però pagano mensilmente 240 euro ed occorre capire come vengano gestiti i soldi erogati, motivo per cui abbiamo chiesto i bilanci, per appurare cosa si faccia con quei fondi. Proprio per questo presenteremo un esposto formale alla Magistratura per chiedere chiarezza sul rapporto tra Comune e associazione, che incassa fondi da 33 anni dal Comune e in un periodo ha avuto una sovvenzione che ha superato 75mila euro”.
“Tornando al Sindaco – ha concluso stizzita Maricetta Tirrito – ritengo che persone del genere non siano degne di rappresentare le istituzioni; si è mostrato prevenuto e dopo il suo atteggiamento posso senz’altro dire che questo modo di fare politica fa impallidire persino il ‘modus operandi’ della Prima Repubblica”.

“Sembra ci sia la volontà di non voler tenere aperto questo centro, che dà dignità ai ragazzi disabili. Non li molliamo, siamo al loro fianco ed impediremo la chiusura di questo centro” ha aggiunto e concluso Simone Carabella. Prima delle tensioni finali il Sindaco e l’assessore Pierpaolo Montalto hanno comunque fermamente smentito ogni ipotesi di chiusura del centro.

DI SEGUITO IL VIDEO DI SIMONE CARABELLA COI GENITORI DEI RAGAZZI 

https://www.facebook.com/simone.carabella.1/videos/10214505914832275/

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