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Genzano – Anche i gruppi Scout Agesci Genzano 1 e Nuova Florida 1 in festa con il ‘JOTA-JOTI’

preparativi agesci 1

Anche i gruppi Scout Agesci Genzano 1 e Nuova Florida 1 parteciperanno presso la parrocchia Santissimo Salvatore di Genzano all’iniziativa mondiale “Jota Joti”, nelle giornate di sabato e domenica, mettendosi in contatto con gli scout di tutto il mondo. Per tutta la giornata 

Cos’è il  JOTA-JOTI?

Lo scautismo unisce tutto il mondoUn giorno B.-P. scoprì che la sua idea, nata per i ragazzi britannici, veniva applicata anche fuori dalla sua nazione, e per di più stava avendo un grande successo. Poteva prendere la cosa in molte maniere… per fortuna ne vide subito le grandissime potenzialità. Creando una fraternità mondiale, non solo avrebbe aiutato a creare buoni cittadini in tutto il mondo, ma avrebbe anche creato una coscienza internazionale. Quale modo migliore per educare alla pace? Se io ho dei fratelli scout in tutte le altre nazioni, non mi verrà mai in mente, che so io, di bombardarli…

Ma non basta dire “che bello, ho dei fratelli scout in tutto il mondo”. Il metodo scout è un metodo concreto, e questa fraternità va toccata con mano. Così, nel 1920, nacque il Jamboree. Una gigantesca “marmellata di ragazzi”, con ingredienti che arrivano da tutto il mondo. Ma anche il Jamboree ha i suoi limiti… fra uno ed il successivo passano quattro anni, e si devono spendere un sacco di soldi di viaggio.

Nel 1957 qualcuno ebbe un’idea geniale, e disse “Perché dobbiamo andare tutti nello stesso posto per fare un Jamboree? Usiamo la radio!”. Detto fatto, nacque il “Jamboree-On-The-Air” (JOTA), cioè il Jamboree dell’Etere. Negli anni ’90, invece, iniziò a diffondersi sempre più l’uso della telematica; all’inizio sembrava un giocattolo per pochi eletti, ma divenne presto un mezzo a disposizione di tutti o quasi. Perciò fu abbastanza ovvia l’estensione del JOTA ad Internet.. e così nacque il Jamboree-On-The-Internet (JOTI).

Logo radio scoutSia il JOTA che il JOTI si tengono sempre nel terzo week-end di ottobre. Negli ultimi anni hanno partecipato a questo evento quasi un milione di scout e guide!

Ma come funzionano? L’idea è semplice. Si prende un “canale”, che può essere un canale radio (per il JOTA) o un canale di chat su Internet (per il JOTI). A questo punto ci si presenta, e si ascolta di cosa stanno parlando gli altri. Presto si riuscirà ad entrare nella discussione, e si scoprirà che i temi di cui parlare non finiscono mai… E` anche possibile conversare “privatamente” con qualcuno appena conosciuto. Scegliendo opportunamente il canale usato, si può discutere in italiano, in inglese o anche in altre lingue. Perfino in Esperanto!

Di solito, a queste attività se ne affiancano altre, sempre mirate alla conoscenza della dimensione internazionale dello scautismo.

Si può partecipare al JOTA/JOTI da soli, oppure ci si può organizzare con altri gruppi. In alcune regioni, ci sono delle pattuglie che se ne occupano. Per il JOTA, conviene affidarsi ad un radioamatore. Da sempre, i radioamatori si sono resi disponibili per aiutarci, e la loro passione ben si coniuga con lo spirito scout. Per il JOTI, invece, è più facile trovare qualcuno esperto nel ramo… e spesso gli Esploratori ed i Rover spesso ne sanno più di noi capi. Il JOTI sarà anche un’occasione per valorizzare le capacità dei nostri ragazzi in questo campo, o per fargli scoprire la telematica come qualcosa di utile anche per lo scautismo.

Scout impegnati in segnalazioniOvviamente, queste attività vanno organizzate e preparate per tempo. E` utile che i ragazzi siano già stati edotti sull’esistenza del Movimento Scout, del Movimento delle Guide (attenti a non confonderli!), e sulle differenze inevitabili di metodo fra le varie nazioni. Inoltre, per chi sceglie la via “telematica” si possono prendere contatti già da prima.

Inoltre è utile preparare per tempo una descrizione del proprio gruppo (in varie lingue), qualche spiegazione sullo scautismo in Italia e sulla propria associazione, delle foto digitalizzate da spedire, e tutto quello che pensiamo possa interessare.

Infine, ricordiamo che sia il JOTA che il JOTI possono essere delle ottime occasioni per incontrare di persona le guide e gli scout di altre associazioni che vivono nella nostra stessa città; lo so che spesso è più facile andare d’accordo con chi vive all’altro capo del mondo che con i nostri vicini, ma ricordiamoci sempre del quarto punto della Legge.

Per chi volesse mantenere anche in seguito i contatti stabiliti durante il JOTA ed il JOTI (cosa che vi raccomando caldamente!), c’è sempre la posta (cartacea o elettronica). E, soprattutto, c’è Scoutnet per proseguire le attività di comunicazione durante tutto l’anno.

Il JOTA ed il JOTI sono per tutti. Sono per chi non è mai stato ad un Jamboree, e vorrebbe rifarsi. Sono per chi al Jamboree c’è stato, e non vede l’ora di ripetere l’esperienza. Ma sono anche per chi pensa che un Jamboree sia una perdita di tempo. Si ricrederà, non vi preoccupate!

(fonte: www.jotajoti.it)