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Italiani sempre più amanti dell’ecommerce

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Multicanalità e attenzione al cliente: sono queste le sfide che nei prossimi anni aspettano le imprese italiani. Mentre cresce il numero di chi sceglie le piattaforma on line per fare acquisti e la voglia di condividere attraverso i social la propria esperienza di acquisto, c’è un’ampia fetta di persone con più di 14 anni che non si connette a internet. È quanto emerge dalle recenti rilevazioni effettuate dall’Osservatorio Multicanalità, promosso da Nielsen, School of Management Politecnico di Milano e Zenith Italy. Lo studio mira a disegnare il quadro entro il quale si sta trasformando il nuovo modo di fare shopping degli italiani.

Infoshopper ed eShopper, tutti i numeri

Il 60 per cento della popolazione, cioè gli over 14, conta 31,7 milioni di persone che, chi più e chi meno, ha adottato un comportamento multicanale relativo alle diverse fasi del processo di acquisto: dalla ricerca di informazioni sui prodotti da acquistare alla scrittura di recensioni per condividere la soddisfazione o l’insoddisfazione per la scelta effettuata. È interessante notare, però, che la fetta delle persone che non si connettono a internet è ancora molto ampia e che dal 2012 resta incollata a una percentuale molto vasta: il 40 per cento, pari a 21 milioni di individui. Tra gli appassionati del web, invece, è possibile effettuare una netta distinzione tra gli 11,1 milioni di InfoShopper e i 20,6 milioni di eShopper. Di cosa parliamo? Gli InfoShopper utilizzano il web e la rete solo per raccogliere informazione sui prodotti o i servizi che intendono acquistare. I negozi restano lo scenario preferito per finalizzare gli acquisti. Gli eShopper, invece, scelgono piattaforme come SweetStore.it ricche di offerte per procedere agli acquisti delle ultime tendenze. Che si tratti di abbigliamento o arredo, il commercio on line, in Italia, piace sempre di più.

In aumento gli Everywhere shopper

Aumenta anche la quota di quei soggetti che vengono definiti Everywhere shopper. Si tratta di un segmento particolarmente evoluto della clientela on line che ritiene ogni momento e ogni piattaforma utile per finalizzare i propri processi d’acquisto. Non è necessario essere a casa e valutare con calma la finalizzazione del processo, anche una trasferta in metro e il proprio smartphone sono perfetti per acquistare quel paio di scarpe che ha conquistato il nostro cuore tra un sito e l’altro. Nel 2017, il dato relativo a questi eShopper ha fatto registrare una crescita a due cifre rispetto all’anno precedente: sono il 14 per cento in più, pari a 6,6 milioni di italiani.

Il punto di vista degli studiosi

A commentare i dati sono proprio i ricercatori. “La separazione tra internauti (60 per cento) e italiani non connessi (40 per cento) rimane pressoché stabile e l’exploit degli smartphone – in ascesa da anni – non è certo una sorpresa”, ha detto Christian CentonzeBusiness Solutions Manager di Nielsen. “La novità – prosegue – è l’aumento del numero di eShopper che utilizzano internet per dare feedback: gli everywhere shopper e i money saver crescono rispettivamente del 14 per cento e del 7 per cento, a dimostrazione della crescente socialità degli acquisti. Le tecnologie digitali e il social web non hanno impattato solo il customer journey, hanno anche frammentato la domanda, creando sempre più bisogni di nicchia e favorendo consumi trasversali – motivo per cui oggi non si parla più di “segmenti di consumatori”, bensì di pubblici, tribù e stili di vita. È una situazione complessa ma anche un oceano blu di opportunità. In questo momento le aziende dovrebbero concentrarsi sull’analisi dei dati già disponibili, per intercettare e sfruttare le potenzialità dei vari mercati. Il momento più avventuroso del prossimo futuro è il presente e il presente richiede azioni tangibili”.