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Castel Gandolfo – Il Comune ordina di abbattere il pontile e gli atleti diversamente abili non potranno più allenarsi

foto pontile

di Sabrina Patruno

E’ solo un pontile, ma per gli atleti con disabilità che praticano canoa a Castel Gandolfo è l’unico punto di accesso tra loro e il lago. Il Comune ha emesso un’ordinanza di demolizione del pontile, che domenica 29 ottobre dovrà essere rimosso insieme con le altre strutture attinenti, così dopo 15 anni di impegno e successi portati avanti con passione e dedizione,  l’AISA Associazione  Italiana Sindromi Atassiche, è costretta a fare marcia indietro.

Grandissima la delusione del presidente Massimo Cecchetti che oltre ad esprimere un profondo rammarico per questa ‘inspiegabile’ decisione si domanda come potrà continuare a portare avanti le attività sportive, dal momento che senza quel pontile gli atleti e le atlete sulla sedia a rotelle non possono scendere in acqua.

“Smontare il pontile, e non solo, ha un impatto fortissimo sul lavoro che svolgiamo quotidianamente – ha spiegato Cecchetti -. Ho già annunciato la sospensione delle attività svolte con gli atleti con disabilità, di cui 3 nazionali FICK che hanno partecipato ai recenti mondiali di Racice, a partire da lunedì 30 ottobre – ed ha sottolineato – è molto, molto difficile far salire in barca un atleta in carrozzina. La nostra è una battaglia di civiltà, non cerchiamo colpevoli ma soluzioni che possano risolvere tutti quei problemi che, nell’area dove operiamo, non riguardano soltanto noi”.

AISA Sport si impegna da anni, grazie alla collaborazione di volontari, tecnici e appassionati esperti in varie discipline, nella promozione di attività sportive 

prevalentemente canoistiche con particolare attenzione alla sperimentazione con praticanti disabili.

Il centro finora ha utilizzato le strutture del dismesso impianto sportivo sulle rive del lago di Castel Gandolfo, adeguate a norma per l’uso da parte di persone disabili che con grande carattere hanno superato i limiti imposti dalla disabilità e portato a casa tantissime vittorie nel settore agonistico sia con la squadra di canoa olimpica che di canoa fluviale.
 
Anche le scuole in passato hanno aderito ai progetti promossi dall’Associazione, uno tra tutti “A scuola in Canoa” svolto in orario scolastico e non solo rivolto a classi che hanno al loro interno ragazzi con disabilità.

La struttura che risale alle olimpiadi del ’60 e di cui si richiede l’abbattimento a spese dell’associazione, fu data loro in concessione ad apertura lavori, nel 2002, ed ora per cavilli amministrativi sui quali si cerca di far chiarezza, sarà rimossa a scapito dell’attività sportiva di molti e molte atlete. Dal comune nessuna certezza su una possibile ricostruzione, cosa che condizionerebbe il futuro delle attività portate avanti dall’associazione già seriamente compromesse.

Proprio domenica 29 ottobre l’Aisa ha tristemente ‘indetto’ il ‘Demolition day”, per sensibilizzare la comunità e sperare in un cambio di rotta.

 

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