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Castel Gandolfo – Il ‘Demolition day’ non è la fine. I volontari dell’Aisa Sport non si danno per vinti dopo la demolizione della passerella

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di Michela Emili

Il termine ultimo per demolire la passerella che consentiva l’accesso alle acque del lago Albano era fissato per il 30 ottobre, ma oggi l’Aisa (Associazione italiana per la lotta alle sindromi atassiche), che da 15 anni svolge attività canoistiche per disabili a Castel Gandolfo, con in testa il presidente Massimo Cecchetti, ha indetto il “Demolition day”. 

Tra rabbia e indignazione in tanti si sono riversati presso il centro di via dei Pescatori, tra i tanti atleti disabili che da tempo si allenano proprio sulle acque del lago Albano, tecnici, familiari, insieme anche al presidente storico onorario Carlo Rossetti e il presidente regionale dell’Aisa Giovanni Minnilli.
Presente all’evento anche il castellano, consigliere nazionale della federazione Canoa, Gennaro Cirillo, per dare la sua solidarietà all’associazione. 
Durante la mattinata si è proceduto, così come disposto dall’ordinanza emessa dal Comune di Castel Gandolfo, a smantellare sia una tettoia in ferro che ai tempi delle Olimpiadi del 1960 fungeva da biglietteria,  sia la passerella in riva al lago, l’unica speranza per gli atleti disabili di poter accedere alla canoa.
Nei giorni scorsi il presidente Cecchetti aveva acceso i riflettori sulla questione, frutto del solito rimpallo burocratico di competenze sugli arenili del lago tra Comune e Regione – che no ha mai emesso le dovute autorizzazioni – e che ancora non trova soluzione.

“Noi non siamo abusivi – ha sottolineato Cecchetti -. Abbiamo la concessione del Comune di Castel Gandolfo dal 2002 ed oggi questa ordinanza emessa di tutta fretta dall’Ufficio Tecnico, proprio quando sembra che le cose stavano per essere definite, ci risulta piuttosto strana”.
Proprio il sindaco di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, nella giornata di ieri aveva diramato un post su Facebook sottolineando di essere in una “fase di passaggio delle competenze per le concessioni lacuali dalla Regione Lazio al Comune”.
Ma l’ordinanza parla chiaro, così le strutture e le loro finalità sociali sono state abbattute.

LA RICOSTRUZIONE
Non si sono dati per vinti però i volontari dell’Aisa Sport di Castel Gandolfo, mentre l’amarezza per l’accaduto serpeggiava tra i presenti e sui social. I tanti infatti, dopo aver abbattuto la vecchia passerella, hanno iniziato a crearne una nuova a pochi metri di distanza, per consentire all’attività sportiva di proseguire. 

“Sicuramente avranno da ridire anche stavolta – ha continuato amaramente Cecchetti -, ma noi non possiamo permettere che tutto questo finisca”.

Tante le difficoltà incontrate. Il fondale è troppo molle per sostenere la nuova struttura in legno e consentire una tenuta stabile. Mentre si procede con lo spostamento dei massi per dare maggior sostegno alla passerella tanti sono gli interrogativi che si rincorrono, ed elencati a chiare lettere anche nello striscione all’ingresso, per una vicenda nata a seguito di un esposto di un privato.
Nell’occasione l’Aisa Nazionale ha donato alla sezione di Castel Gandolfo una sedia a rotelle speciale, detta “Job”, con ruote speciali per consentire il passaggio agevole sulla sabbia.

Castel Gandolfo – Il Comune ordina di abbattere il pontile e gli atleti diversamente abili non potranno più allenarsi

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