Cultura

Pienone di bambini per il Piccolo Principe al Teatro civico di Rocca di Papa

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Bello quando il teatro si riempie di bambini! Sembra un giardino fiorito e ogni corolla pare sbocciare nelle più disparate tonalità cromatiche… i cuccioli osservano con curiosità il palcoscenico pronto per la rappresentazione, sono vivaci, parlano, fanno fatica a star fermi sulla loro poltroncina rossa, ma … ecco si abbassano le luci e inizia lo spettacolo. E’ divertente quel vecchietto che si muove a fatica, che pare scivolare ogni volta suscitando nei piccoli una divertita, innocente ilarità: sanno che è una finta, che chi sta là sul palcoscenico è a loro disposizione per farli divertire e raccontare una storia. Si sta rappresentando, è domenica 5 novembre, il grande capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, il Piccolo Principe. Gli adulti probabilmente si interrogano curiosi su come il regista abbia pensato di offrire un racconto così impegnativo e ricco di mille spunti e significati a piccoli spettatori: e sorridono con loro perché il divertimento dei bimbi è qualcosa di coinvolgente, così come sa essere coinvolgente sul palcoscenico il pilota interpretato dal bravissimo Simone Luciani che ha curato anche l’adattamento e la regia della rappresentazione.
Brillano gli occhi di ilarità, ma anche di commozione, quando, con delicati passaggi, la trama si snoda tra personaggi singolari e comici, buffi, improbabili e figure che si ammantano di poesia, emozionando: la rosa e la volpe interpretate con coinvolgente convinzione da Sara Gianvincenzi stimolano anche negli adulti un brillio di emozione; la bravura del giovanissimo Pasquale De Simone, nei panni del Piccolo Principe, veicola nei bambini una condivisione divertita che avvicina. Non facile trasmettere emozioni solo con le parole, come può accadere nei grandi, ma quell’essenziale è invisibile agli occhi trapassa a pelle tutti e la commozione finale del distacco è mitigata da un gioioso ritorno al presente, dove quel vecchio pilota ritrova negli affetti familiari, un contrappeso affettivo che annulla il dolore di quel commiato lontano che fa ancora male, nonostante il tempo trascorso. Usciti dal teatro, dopo una pioggia scrosciante, un festoso arcobaleno ha accolto nel cielo tutti noi: forse era un saluto del Piccolo Principe?
Rita Gatta
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