CRONACA

Genzano – Due fratelli arrestati e una coppietta all’Ospedale nella rissa al Bar Lauri. Ma l’autore del pestaggio è di nuovo a piede libero

E' di due feriti, una coppietta di giovani romeni finiti all'Ospedale, e due arrestati (due fratelli di 35 e 29 anni),  il bilancio finale di una rissa scoppiata a Genzano nel tardo pomeriggio di sabato, nei pressi della rotonda tra la tangenziale, via Rosselli e via Palmieri, proprio in prossimità del Bar Lauri, che già ad inizio agosto fu teatro di una serata di follia che ebbe modalità e risvolti piuttosto simili.

Polizia al bar lauri

 

L’arrivo della Polizia di fronte al Bar Lauri

E’ di due feriti, una coppietta di giovani finiti all’Ospedale, e due fermi (due fratelli di 35 e 29 anni),  il bilancio finale di una rissa scoppiata a Genzano nel tardo pomeriggio di sabato, nei pressi della rotonda tra la tangenziale, via Rosselli e via Palmieri, proprio in prossimità del Bar Lauri, che già ad inizio agosto fu teatro di una serata di follia che ebbe modalità e risvolti piuttosto simili, coinvolgendo molti di coloro che sono finiti di nuovo agli onori della cronaca.

Come allora è stato decisivo l’arrivo degli agenti dal vicino Commissariato di Polizia, che hanno riportato la calma e arrestato due degli autori della rissa, mentre i sanitari dell’ambulanza del 118 si sono presi cura dei feriti, trasportandoli al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giuseppe di Albano.

Due, alla fine, le volanti giunte sul posto, entrambe dal Commissariato di via Chatillon, con gli agenti che hanno avviato le indagini ed ascoltato i testimoni. Tante le persone presenti in quel momento, vista l’ora di punta e la concomitante apertura di altri locali commerciali nei pressi. 

Tutto è scaturito da una telefonata giunta al numero unico d’emergenza, intorno alle 18, che segnalava l’aggressione a due giovani, un ragazzo e una ragazza romeni, entrambe sui 20 anni, che erano fuori al bar, finiti nel mirino di due connazionali, uno dei quali proprio legato all’accadimento di 3 mesi fa, quando a far le spese del regolamento di conti tra uomini di nazionalità romena fu anche l’anziana proprietaria del bar, che fu costretta a 10 giorni di prognosi e al bendaggio di un occhio, in quanto finita suo malgrado, all’età di 78 anni, in mezzo alla furia devastatrice di chi le scaraventò una sedia addosso.

Mentre i due feriti sono stati medicati ed hanno avuto una prognosi di 15 giorni lui e i 10 lei, per i colpi ricevuti durante l’aggressione, per il 35enne e suo fratello, di 29 anni, è scattato il fermo.

All’origine della lite potrebbe esserci stato proprio qualche bicchiere di troppo ed il fatto che il ragazzetto fosse lo stesso già picchiato l’altra volta, preso di petto, insultato e malmenato anche questa volta, e sempre dallo stesso soggetto, che ha rivolto di nuovo le sue “attenzioni” contro il giovane, partendo da alcuni apprezzamenti di troppo alla ragazza.

Gli aggressori sono stati portati in Commissariato, ma il Giudice di Velletri non ha tuttavia convalidato l’arresto, optando per la denuncia a piede libero per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, rendendo di fatto possibile che già questa mattina l’uomo, pur se autore di due risse in pochi mesi, possa recarsi nuovamente nel teatro delle sue violente aggressioni.

A questo punto c’è chi chiede di valutare la possibile chiusura del bar per motivi di ordine pubblico, che potrebbe arrivare su disposizione della Questura di Roma, nonostante non manchino i cittadini che difendano gli stessi gestori del locale, che appaiono come le altre vittime di questa ennesima storia di degrado sociale, in cui vacillano, ancora una volta, i capisaldi di un sistema di giustizia che è difficile capire su quali principi fondi la sua architrave. 

‘Alla prossima rissa!’, verrebbe da dire, quasi con sarcastico scherno, se non fosse che in tutto questo ‘giochino’ ne va dell’incolumità di tanti cittadini perbene, costretti a guardarsi alle spalle e a temere di finire sotto le fauci di gente per la quale qualche giorno di galera (che è bene ricordare vivono il dramma della sovrappopolazione carceraria e della penuria di agenti penitenziari) talvolta apparirebbe persino formativo e pedagogico. 

Genzano – Rissa tra romeni nel Bar Lauri: 30enne picchia padre e figlio e poi scaraventa una sedia addosso alla proprietaria del bar