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Castel Gandolfo – Il Comune conferisce la cittadinanza onoraria a Elettra, figlia di Guglielmo Marconi. Ma non tutti sono d’accordo

Elettra Marconi

Ha tanto a che vedere con i Castelli romani Elettra Marconi, figlia del premio Nobel Guglielmo Marconi, il padre della comunicazione senza fili.

Elettra, come il nome dato allo Yacht sul quale nel 1932 fu posizionato il ricevitore collegato con l’ Osservatorio Sismografico di Rocca di Papa (oggi il Museo Geofisico dei Capi d’Annibale), che prese il largo fino a Golfo Aranci, in Sardegna, dove l’apparecchio ricevente fu sbarcato ed installato sul semaforo di Capo Figari, alla distanza di 269 km. Fu l’inizio di una nuova era.

Marconi, proprio a Castel Gandolfo, ha diretto l’impianto della nuova Stazione Radio del Vaticano e qui condusse molti dei suoi esperimenti.

Nella ricorrenza dell’80esimo anno della scomparsa di Guglielmo Marconi, il Comune di Castel Gandolfo ha scelto di conferire il titolo di cittadina onoraria proprio alla figlia Elettra, che nel corso della sua vita si è dedicata alla divulgazione dell’opera del padre in particolare tra i giovani, evidenziando sempre il forte legame tra il grande scienziato e la Città di Castel Gandolfo, dove nel 1933 inaugurò il primo sistema di comunicazione ad onde corte per le trasmissioni telefoniche tra le Ville Pontificie castellane e San Pietro.
La cittadinanza onoraria a Elettra Marconi è stata approvata nel Consiglio comunale del 21 novembre, con la seguente  motivazione: “Contribuisce all’affermazione dei valori umani, culturali e religiosi di Castel Gandolfo, con la sua preziosa attività di illustrazione e divulgazione dell’opera del suo illustre padre e fa conoscere nel mondo la nostra eredità marconiana di ricerche e studi avveniristici sulle microonde nel campo della radio e della radiotelefonia mobile, condotte nelle ville pontificie di Castel Gandolfo”.

Guglielmo Marconi durante un esperimento

 La delibera è stata votata dall’Amministrazione comunale e dal consigliere Paolo Belli del Movimento 5 Stelle.


Il gruppo “Movimento Aurora” però ha espresso e motivato il suo dissenso. “
Premesso che la sig.ra Elettra ha e farà tanto di bene nella Sua vita – ha riferito in un post Facebook il capogruppo Paolo Gasperini -, queste motivazioni mi (ci) sono sembrate incomprensibili e un pochino “fantasiose”. La mia proposta è stata quella di celebrare Gugliemo Marconi con una targa o un ceppo o un busto, in virtù della ricorrenza degli 80 anni dalla Sua morte e per le ricerche che ha svolto sul nostro territorio. Se passa invece la teoria “del figlio di” allora mettiamoci alla ricerca dei discendenti di Petrolini, di Gothe, di De Gasperi, di Pietro Savorgnan di Brazzà, di Gioacchino Belli, e di tanti altri, più o meno famosi, che hanno vissuto a Castel Gandolfo lasciando un segno indelebile. Ci sono poi “personaggi” che hanno vissuto a Castel Gandolfo e che ora sono portatori di pace e solidarietà nel mondo, insomma ci sarebbe da creare una commissione ad hoc per individuare a chi conferire la prestigiosa onorificenza…. per adesso accogliamo la signora Elettra”.
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