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Lariano – Caro mensa, i genitori rivendicano la possibilità di portare il pasto da casa

manifestazione mensa 2
Manifestazione contro il caro mensa

Manifestazione contro il caro mensa

A Lariano il servizio di refezione scolastica continua ad essere agitato dalle polemiche. Dopo le battaglie per il costo del servizio, che è stato poi rimodulato, oggi sono ancora molti i genitori che chiedono la possibilità di portare il pasto da casa.

Dopo un caso segnalato sui social da parte di un genitore, che a fronte di un ritardo nel pagamento del servizio ha visto recapitare al figlio un solo piatto di pasta in bianco, è rimontata la protesta per un modus operandi che sembra piuttosto diffuso e riscontrato quindi anche nelle esperienze di altri genitori.

A fronte di tali difficoltà alcuni genitori degli studenti di Lariano si sono resi protagonisti di una rivendicazione del “diritto del pasto da casa in sostituzione della refezione scolastica”, protocollando una diffida ad adempiere.

I fautori dell’iniziativa hanno riferito di aver ascoltato molti genitori, alcuni dei quali, si ritrovavano nell’impossibilità di pagare la retta della mensa scolastica ed i cui figli venivano privati del pasto completo, tanto da rendere riprenderli da scuola in orario di pranzo. 

I genitori si appellano alla circolare MIUR del 3/3/2017, che obbliga i dirigenti scolastici a disporre la refezione domestica sostitutiva, cioè il pasto da casa, da consumarsi nei locali scolastici. Gli stessi ribadiscono inoltre che, poichè la mensa è un servizio a domanda individuale, i cittadini non possono essere obbligati ad usufruirne, altrimenti diventerebbe una tassa. 
Inoltre , a proposito della negazione del pasto ai bambini che non hanno i conti in regola, hanno sentenziato: “E’ reato penale. Di fronte ad una violenza su minore e discriminazione devono pagare personalmente e penalmente i responsabili: scuola comune e società di refezione. Se uno non può pagare si fanno partire i procedimenti civili di riscossione, ma certo non puoi discriminare con pasti diversi o lasciare a digiuno i bambini. In questo caso si passa dal civile al penale!”

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