POLITICA

Rocca di Papa – Al circolo del Pd presentate le nuove norme sul contrasto alla povertà. Obiettivi e modalità per accedere al Reddito d’Inclusione

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Si è svolto domenica scorsa a Rocca di Papa l’incontro organizzato del Circolo del Pd presso la sede di via Frascati per spiegare il Reddito d’Inclusione (Rei).
“Noi abbiamo scelto di essere in campo in quanto riteniamo che le persone in difficoltà economica e sociale abbiano bisogno di tutto il nostro impegno per conoscere e, se possibile, usufruire del reddito d’Inclusione” ha dichiarato in merito Massimo Litta, segretario del partito, che ha introdotto il partecipato incontro sulle nuove norme per il contrasto alla povertà.
L’obiettivo dei democratici è stato quello di far conoscere i contenuti di una normativa appena promulgata, finalizzata a garantire servizi essenziali per una vita accettabile. Si tratta infatti di “una misura, che diventerà strutturale, per le famiglie che vivono in condizioni di disagio: consiste in un aiuto che non sarà solo economico, ma più ampio e finalizzato all’uscita dalla povertà” ha spiegato Ileana Piazzoni, deputata Pd e relatrice alla Camera della legge delega per il
contrasto alla povertà e del relativo decreto attuativo.
Insieme al deputato PD Andrea Ferro e al consigliere regionale PD Simone Lupi, la Piazzoni ha affrontato il delicato tema mettendo a conoscenza i requisiti per poter presentare la domanda.
Il REI si compone di due parti: un beneficio economico, erogato attraverso una Carta di pagamento elettronico (Carta Rei); un 

progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.
Il beneficio economico verrà erogato su 12 mensilità, oscillerà dai 190 eruo mensili per una persona sola, fino a circa 490 euro per nucleo familiare con 5 o più componenti. Sarà concesso per un periodo continuativo di 18 mesi e dovranno trascorrere almeno 6 mesi dall’ultima erogazione prima di poter presentare una nuova richiesta.
I requisiti? ISEE inferiore a 6.000 euro, ISRE inferiore a 3.000 euro (indicatore del reddito disponibile diviso la scala di equivalenza dell’ISEE), patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa inferiore a 20.000 euro di valore IMU, patrimonio mobiliare inferiore a 10.000 euro (8.000 euro per la coppia, 6.000 euro per il singolo).
Per accedere al REI, è necessario presentare la domanda predisposta dall’INPS presso il comune di residenza o gli altri punti di accesso stabiliti a livello di ambito territoriale. E va sottolineato che non c’è scadenza per la presentazione delle domande.
“Ovviamente l’avvio del Reddito di inclusione non può rappresentare la soluzione definitiva al problema della povertà ma è un passo avanti fondamentale, in quanto non è un bonus ma una voce strutturale nel bilancio dello Stato” ha chiosato Franco Bischetti, titolare di un CAF a Grottaferrata, che ha partecipato al dibattito.
Ad ogni modo “si tratta di una misura concreta tesa al miglioramento della vita dei cittadini – ha concluso Ferro – che è la nostra priorità. La sfida ora è nel riuscire a garantire un sistema efficace di inclusione attiva, che generi fiducia e produca cambiamento attraverso il coinvolgimento dei cittadini più vulnerabili, attraverso l’attivazione di risorse e al coinvolgimento del Terzo Settore”.
 
 “Serve un coinvolgimento dell’intera comunità, accogliendo le istanze e ascoltando i bisogni della gente, riassumendo il punto di
vista degli abitanti, quartiere per quartiere – ha aggiunto Litta -. Tant’è che, il Partito Democratico nei prossimi giorni avvierà il
confronto con i cittadini, gli altri partiti e i gruppi consiliari”.
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