POLITICA

Ai Castelli Romani è partita la raccolta firme per la presentazione della lista del Partito Comunista alle elezioni Politiche

partito comunista

Il Partito Comunista presenterà anche ai Castelli Romani la propria lista alle elezioni politiche 2018. Votare “falce e martello” significa votare il simbolo universale della lotta dei lavoratori, della loro liberazione dallo sfruttamento capitalistico. Una lotta che viene da lontano, che è più che mai attuale nel XXI secolo.

Dopo anni di assenza dei comunisti nella principale competizione elettorale, che ha privato i lavoratori dell’unico voto utile alla difesa dei propri interessi, crediamo sia necessario restituire alla classe operaia e alle classi popolari la possibilità di tornare a sostenere con il voto il futuro del Partito Comunista, che coincide con il futuro dei lavoratori e delle classi popolari in Italia.

Non vogliamo lasciare i lavoratori, i disoccupati e i pensionati di questo paese ostaggio di una finta alternativa tra la destra, i cinque stelle, il centrosinistra, pilastri fondamentali del disegno e delle politiche filo-padronali e antipopolari dell’Unione Europea. Non crediamo che la classe operaia possa essere rappresentata da Grasso, dai D’Alema e dal gruppo dirigente pro-Bolognina fuoriuscito dal PD, primo responsabile dell’attacco ai diritti dei lavoratori, dell’accettazione dei diktat della Troika, dei tagli alla spesa sociale, alla sanità e alla scuola pubblica.

Rigettiamo da subito gli appelli al voto utile per fermare l’avanzata della destra. Un disperato tentativo che suona come una provocazione. Se la destra avanza è perché le forze di centrosinistra sono colpevoli agli occhi delle classi popolari per le politiche di questi anni.

L’unica cosa che spaventa Berlusconi e la destra è la presenza dei comunisti in Italia.

Il nostro programma non sarà un programma elettorale ma un programma di opposizione e di lotta. Non un insieme di promesse clientelari irrealizzabili, ma un elenco di parole d’ordine su cui costruire quotidianamente azioni di lotta e di mobilitazione popolare nei Castelli Romani. Dalle battaglie sui luoghi di lavoro (a cominciare dalla Fiorucci e da Formalba), alle lotte per la difesa del territorio, dell’ambiente e della salute dei cittadini (per la raccolta differenziata e l’economia circolare, contro l’inceneritore di Cerroni ai Castelli Romani e gli impianti industriali di trattamento dei rifiuti che spuntano come funghi su tutto il nostro territorio da Albano ad Ariccia, ad Ardea, Pomezia, Anzio, Artena, Aprilia, ecc.), dalla denuncia degli sperperi e delle inefficienze delle amministrazioni nella gestione della spesa pubblica (denunce alla Corte dei Conti per i fallimenti delle società partecipate Albafor e Volsca) alladifesa dei diritti dei lavoratori (opposizione durissima contro la delibera indecente del Comune di Albano che tassa per 20.000 euro 500 famiglie di lavoratori e pensionati che abitano nelle zone 167 di edilizia economica e popolare), dall’opposizione alle politiche imperialistiche alla difesa dell’istruzione e della sanità pubblica, alla necessità dell’uscita dall’Unione Europea e della Nato, affermata con chiarezza e senza formule vaghe.

Presentare le liste in tutta Italia è una grande sfida. I meccanismi della legge elettorale approvata dal Parlamento sono congeniali all’esclusione di una forza alternativa ai partiti presenti nelle istituzioni; comportano la raccolta di un numero ingente di firme – oltre 50.000 in tutta Italia – per la valida presentazione dei moduli.

Ai Castelli Romani dovremo raccogliere oltre 2.000 firme per garantire la presentazione delle liste del Partito Comunista.

Il Partito Comunista dei Castelli Romani fa appello a tutti i comunisti, ai lavoratori, ai giovani, ai pensionati e alle donne per sostenere questa scelta, per dare un aiuto concreto con il proprio protagonismo attivo. Non è tempo di stare alla finestra, ma di sostenere con forza e convinzione il futuro del Partito Comunista, che coincide con il futuro dei lavoratori e delle classi popolari in Italia.