E’ in divenire la situazione del pasto da casa nelle scuole di Lariano, nelle quali alcune mamme hanno iniziato, al rientro dalle ferie natalizie, a mettere nei zaini dei propri figli un panino da consumare al posto delle pietanze servite a mensa.
Al momento, in assenza di una più opportuna organizzazione, la dirigente scolastica pare abbia concesso ad alcuni bambini, le cui famiglie si trovano in difficoltà economica, di mangiare il panino in classe per poi raggiungere i compagni nei locali adibiti alla mensa scolastica.
A forzare la mano, in assenza di risposte concrete alle difficoltà vantate, sono state un gruppo di mamme che, ritenendo le tariffe della mensa troppo alte da sostenere, hanno preteso con forza la possibilità di usufruire del pasto da casa.
Al momento però l’Istituto scolastico attende ulteriori risposte da parte del Miur e della Asl di competenza, per superare le problematiche già vantate in precedenza, circa la carenza di spazi e di personale per gestire la nuova situazione.
Al momento però l’Istituto scolastico attende ulteriori risposte da parte del Miur e della Asl di competenza, per superare le problematiche già vantate in precedenza, circa la carenza di spazi e di personale per gestire la nuova situazione.
Una vecchia protesta per il caro mensa
Le mamme, inoltre, stanno preparando una raccolta firme contro i costi del servizio di refezione scolastica, per molti proibitivo.
I costi del servizio (ISEE da 0 a 5 mila 2,60 euro, da 5 mila a 7.500 3 euro, da 7.500 a 10 mila 3,50 euro, da 10 mila a 15 mila 3,80 euro, da 15 a 20 mila 4 euro, per chi supera i 20 mila e per i non residenti è applicato il costo pieno del pasto di 4,38 euro) già negli anni passati avevano creato molti malumori tra i cittadini, che hanno manifestato anche in piazza per ottenere una riduzione e una rimodulazione delle fasce di reddito, ma che ancora oggi non mancano di sollevare polemiche.
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