POLITICA

Regionali 2018 – Perplessità per chi potrà comporre la Lista di Pirozzi: ‘A Sè ma che ce fai coi trombati della politica?’

sergio pirozzi

Sergio Pirozzi sul palco dell’Atlantico Live

Con Zingaretti e la Lombardi che già viaggiano spediti in una campagna elettorale cominciata già da tempo, quelle in corso sono ore di frenetiche trattative tra le fila del centrodestra per arrivare ad un accordo sul nome da presentare per la presidenza della Regione Lazio. Di fronte alle granitiche certezze di Sergio Pirozzi, convintamente indisponibile a ritirarsi dalla corsa, Lega, Fdi e Forza Italia sono al lavoro per uscire dall’impasse.

Per alcuni, viste le resistenze a convergere sul sindaco di Amatrice, sarebbero risalite le quotazioni di Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. L’altro candidato sul tavolo resta il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Eventualità, entrambe, che certamente consegnerebbero il centrodestra alla sconfitta certa in caso di doppia candidatura.

Intanto nella giornata di ieri si è proceduto alla presentazione dei comitati a sostegno della candidatura di Sergio Pirozzi alla presidenza. E non sono stati registrati solo sorrisi e strette di mano al momento di appurare la rosa di chi potrebbe andare a comporre la lista in suo sostegno. Se c’è chi continua a caldeggiare una candidatura unica, il cui alfiere ideale potrebbe essere proprio l’attuale sindaco di Amatrice, tra gli applausi che hanno accompagnato Pirozzi sul palco dell’Atlantico Live non è mancato chi ha storto la bocca dinanzi ai nomi di coloro che comporranno la sua Lista.

Più che il rinnovamento tanto auspicato sarebbero infatti emersi i nomi di una politica d’antan, con la riesumazione di tanti volti e nomi riciclati addirittura dall’esperienza della Lista Polverini. Una nomenclatura che, restando tale, è prevedibile possa far fatica a toccare le corde degli elettori, se è vero che oltre a Roberto Buonasorte, braccio destro di Storace, la lista sembra essere infarcita di personaggi che hanno fatto fatica a trovare il gradimento di altri partiti, dai quali in molti casi sono stati persino invitati a togliere il disturbo, perché sgraditi.

Tanti i professionisti della politica rimasti senza poltrona che hanno dato quindi l’idea di inserire nella lista un proprio riferimento, andando ad occupare gli spazi di un’aggregazione che appare distante rispetto ai propositi di novità espressi dallo stesso Pirozzi.

E se alcuni hanno ribattezzato il tutto come l’espressione di un “Festival del riciclo”, c’è chi auspica neppure tanto sotto traccia un ripensamento da parte del Primo cittadino amatriciano, inducendolo a mostrare i muscoli non solo coi potenziali alleati, ma anche a dare un taglio con personaggi che sembrano aver fatto il proprio tempo e che rischierebbero di essere invisi ad un elettorato che ha imparato a decriptare chi rappresenta una novità e chi, al contrario, si è solo rifatto il trucco pur di dare nuove ali al proprio carrierismo politico. 

“A Se, ma che ce fai con sti trombati della politica?” è stata allora l’esclamazione di chi arrivato con tanta fiducia se n’é andato convinto delle capacità e dell’appeal di Pirozzi, ma un pò dubbioso sulla necessità di infoltire la lista con nomi che non rappresenterebbero una svolta rispetto al passato.