POLITICA

Rocca di Papa− Circolo Pd: Trinca, Cecilia e Panzironi strappano. ‘Nessuna opposizione al governo Crestini’

Circolo pd rocca di papa

E’ stato il direttivo di venerdì 19 gennaio a ufficializzare la spaccatura, che già avevamo annunciato, all’interno del Partito democratico di Rocca di Papa, dopo che già in precedenza molte convocazioni erano andate a vuoto.

Con nota indirizzata al segretario del Circolo locale, Massimo Litta, ai  componenti del direttivo di Rocca di Papa, al Segretario Regionale  Fabio Melilli e al Segretario Provinciale Rocco Maugliani, tre componenti: Mariachiara Cecilia, Emanuela Trinca (cui è stata revocata la carica di vice segretario ricoperto ora da Linda Boccanera) e Ezio Panzironi, hanno messo nero su bianco il proprio disappunto circa la politica portata avanti dal segretario.

IL TESTO DEL DOCUMENTO 
Abbiamo atteso fino ad oggi per ufficializzare, fuori dagli organi dirigenti, quella che è la nostra linea politica, in quanto nutriamo estremo rispetto nei confronti del Partito in cui militiamo, nei suoi dirigenti locali, ma soprattutto, nei confronti dei cittadini e iscritti.

Abbiamo a lungo chiesto, al Segretario di Circolo, visto il continuo ed incessante incalzare della stampa locale sulla questione, di pronunciarsi su quella che realmente fosse la posizione e la linea politica del Circolo cittadino, riferendoci nello specifico, all’avvicinamento del Sindaco Emanuele Crestini al Partito Democratico e, non meno importante, ai movimenti politici e amministrativi che la nostra rappresentante in consiglio comunale, Silvia Marika Sciamplicotti, ha effettuato negli ultimi mesi. Alle nostre continue e reiterate richieste, è seguita una comunicazione interna al Circolo, rendendo partecipi anche gli organi di partito sovra comunali, nella quale abbiamo espresso le nostre perplessità e contrarietà, su quanto sta accadendo oggi e, sul quale, i nostri dirigenti, hanno recitato un ruolo ai nostri occhi ambiguo  già da molto tempo.

Crediamo pertanto che non sia più procrastinabile divulgare con estrema chiarezza all’opinione pubblica, la nostra posizione politica all’interno del Circolo. La divergenza, come è stata raccontata dalla stampa, è avvenuta al palesarsi della posizione presa, senza discussione o confronto alcuno, dal Segretario e parte del Circolo, di affiancare e facilitare l’ingresso del Sindaco Emanuele Crestini, nel Partito Democratico, giustificandola politicamente,  con il sostegno del suddetto, a Nicola Zingaretti. Noi, siamo lieti che il sindaco Emanuele Crestini, abbia firmato l’appello a sostegno del Presidente Zingaretti ma ci rammarica oltremodo sapere che, questo importante passaggio politico, è stato attuato per colmare le lacune e risolvere problematiche e difficoltà politiche e amministrative all’interno della sua maggioranza che rendono ingovernabile la città e, non di certo, per condivisione dei programmi e delle politiche che fanno da motore al nostro Partito e a Nicola Zingaretti.

Alle ultime elezioni amministrative, è stata decretata la vittoria della linea politica e del programma presentati da Emanuele Crestini, in netta discontinuità, sulla carta, con quella che è stata la proposta politica e amministrativa a guida Pd  e centro sinistra. Sulla scorta delle indicazioni scaturite dalle urne, lo scenario politico e amministrativo sembrava inequivocabile; ma con il passare del tempo, il Pd, democraticamente relegato in opposizione all’amministrazione Crestini e rappresentato dalla sfidante alle urne alla carica di Sindaco, Silvia Marika Sciamplicotti, ha dimostrato di non aver ben chiara la linea politica da seguire come rappresentante del partito di opposizione e ha altresì mostrato molte contraddizioni che la vedono, per cosi dire, vicina alla maggioranza.

Il Segretario Massimo Litta, in sede di Congresso Cittadino, ha espresso la sua posizione contraria alla linea della maggioranza Crestini, attraverso un documento congressuale che ha convinto gli iscritti e, grazie al quale è stato eletto. Attualmente, non esiste nessun documento ufficiale, prodotto, proposto e votato, dagli organi dirigenti del Pd in opposizione al Sindaco, né nulla che attesti l’ufficiale ingresso del Sindaco nel Partito Democratico ma assistiamo, con sconcerto e indignazione, ad atteggiamenti e comportamenti politici, posti in essere dai nostri dirigenti, dentro e fuori dal Consiglio Comunale, che sembrerebbero voler porre il Circolo cittadino, il Direttivo e gli iscritti, davanti a fatto ormai compiuto, dell’entrata nel Pd del Sindaco Crestini e, naturalmente, dell’entrata del Pd in maggioranza; tutto questo senza un preventivo confronto a cui abbia fatto seguito una deliberazione ufficiale degli organi di Partito.

In conclusione, Noi, su questo altare, non intendiamo sacrificare la credibilità e l’anima del Partito Democratico di Rocca di Papa. NOI, per onestà intellettuale e politica, per il rispetto che nutriamo verso i cittadini e gli iscritti, nonché anche verso le Istituzioni, rifiutiamo la politica, così detta dell’”Inciucio”; NOI ci rendiamo promotori di quella che è la vocazione popolare del Partito Democratico e lavoreremo a “SCHIENA DRITTA” per portare avanti una linea politica basata sulla trasparenza, su comportamenti chiari e coerenti, fuori e dentro le istituzioni, perché è questo che i cittadini e i nostri iscritti ci chiedono.

Pertanto, ci attiveremo in tutte le sedi per poter portare avanti questo obiettivo politico, partendo dal principio democratico che vede la politica come servizio pubblico; lavoreremo per ristabilire un rapporto di fiducia e credibilità con i cittadini e gli iscritti; metteremo tutto il nostro impegno per  instaurare un dialogo costruttivo, all’interno della compagine politica cittadina, ponendo ogni problematica, dubbio o contrarietà al vaglio del Circolo, attraverso discussioni e confronti che ci auguriamo siano costruttivi. NOI, non cerchiamo contese interne, né ci preoccupano le ormai vecchie e conosciute pratiche del “Dividi et Impera”. NOI, vogliamo lavorare per il bene e la credibilità del Partito Democratico, tornando a praticare la politica come “Mezzo e Strumento” per il bene comune e non come “Fine” per il bene di pochi”

 

 

 

 

 

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