POLITICA

Genzano – Asili Nido comunali, l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) dà ragione a Luca Lommi (Art.1): ‘Gravissimo quanto accade’

Lommi

Luca Lommi in un recente intervento consiliare

Alla fine aveva avuto ragione Luca Lommi, il consigliere comunale di Articolo 1 – Mdp, in quota Leu (Liberi e Uguali) che in un recente consiglio comunale di Genzano aveva espresso ampie perplessità circa il rinnovo a favore della Cooperativa Sociale Gialla del servizio di gestione asili nido comunali. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha ravvisato diverse criticità nel provvedimento amministrativo, a partire dai residuali margini di applicabilità del rinnovo, all’assenza di puntuale motivazione, sino ad arrivare all’importo a base d’asta non comprensivo dell’importo dei rinnovi. 

I dubbi di Lommi, che avevano riscosso le perplessità, se non proprio l’ilarità della maggioranza, hanno invece trovato l’accoglimento dell’ANAC, che con raccomandata A/R del 24 gennaio, arrivata proprio al consigliere d’opposizione, ha risposto in merito al suo esposto-segnalazione con cui contestava la correttezza della procedura di gara in oggetto e la sua conformità alla normativa di settore.

L’Autorità ha rilevato come, “fermo restando i residuali margini di applicabilità del rinnovo, nella determinazione n.607 dell’11.08.2017 con cui il Dirigente della I Area Amministrativa  disponeva il rinnovo  a favore della Cooperativa Sociale Gialla del servizio di gestione asili nido comunali del Comune di Genzano di Roma per la durata di un anno non vi sia una puntuale motivazione in ordine ai presupposti ed alle ragioni per cui il rinnovo si è reso necessario, essendo stato effettuato un mero rinvio alle norme del Capitolato sulla ripetizione dei servizi analoghi e pur essendo previsto, sia nel bando di gara che nel capitolato, in caso di prosecuzione del servizio per un ulteriore anno, il rinnovo del servizio e dunque che l’importo possa arrivare ad € 1.019.200,00 IVA ESCLUSA, ha invece indicato come importo presunto a base d’asta, per l’intera gestione degli asili nido, l’importo di un anno pari ad € 509.600,00 IVA ESCLUSA senza inserire l’importo dei rinnovi”.

“Alla luce di ciò – ha aggiunto l’Autorità, – si invita il Comune di Genzano di Roma a verificare, nell’esercizio del potere discrezionale in sede di riesame, i provvedimenti adottati …e a comunicare le determinazioni assunte nel termine di 30 giorni dalla data di ricevimento della presente”.

La storia, è noto ai più addentrati, nasce con la determinazione dirigenziale n. 502 del 7.08.2015 con la quale il Dirigente della I Area del Comune di Genzano indiceva gara di appalto, nella forma della procedura aperta ex art. 55 dell’allora vigente D,Lgs 163/2016 con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art.83 dello stesso decreto, per l’affidamento del servizio di gestione asili nido comunali del Comune di Genzano di Roma per la durata di uno anno  e per l’importo totale a base d’asta pari ad € 509,600,00 iva esclusa, approvando di conseguenza tutta la documentazione di gara.

A seguito di esperimento di regolare procedura di gara ex art. dell’art.55 del D.Lgs 163/2016, allora vigente, la Cooperativa Sociale Gialla è risultata aggiudicataria per la durata di un anno del suddetto servizio al costo di € 463.226,40 oltre IVA , avendo offerto un ribasso sul prezzo a base d’asta pari al 9,100% (determinazioni del Dirigente della I Area nn. 658 del 11.08.2016 e 723 del 30.09.2016).

Essendo il termine del servizio di gestione asili nido scaduto il 31.07.2017, con la determinazione n.607/2017 sempre il Dirigente della I Area provvedeva a rinnovare il servizio a favore della stessa Cooperativa.

Proprio il consigliere di Articolo 1, Luca Lommi, l’8 novembre del 2017, esaminata tutta la documentazione relativa all’approvazione degli atti di gara per la scelta dell’affidatario ed all’aggiudicazione del servizio in oggetto, ritenendo tale affidamento palesemente illegittimo, aveva protocollato al Comune di Genzano di Roma e, contemporaneamente, all’ANAC ed alla Corte dei Conti, una segnalazione/ esposto con cui chiedeva, nell’ambito del potere di autotutela della P.A., l’immediato annullamento della determinazione dirigenziale in questione e, nel contempo, alle Superiori Autorità di controllo di verificare l’effettiva violazione della normativa vigente in materia di Contratti Pubblici e, la sussistenza di responsabilità amministrative, oltre che penali ed erariali.

Ora che l’Autorità Nazionale Anticorruzione gli ha dato ragione Lommi vede premiata la bontà del proprio operato e non manca di togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa. “Nel ribadire che continuerò a controllare, vigilare e verificare la conduzione della “res pubblica” cittadina, non posso che ribadire nuovamente l’incapacità e l’incompetenza normativa ed amministrativa di questa Giunta a 5 stelle, che si è tradotta inoltre nell’ennesima dimostrazione di arroganza, visto che il 13 dicembre proprio il Sindaco, Daniele Lorenzon, mi rispondeva con un’asprezza tale che dimostra, ancora una volta, quanto all’incapacità si sommi anche una presunzione che non ha davvero alcuna motivazione. La mia iniziativa era stata stigmatizzata dal sindaco, che mi rispose per iscritto, ritenendo le mie considerazioni, parole sue, “inutili, superflue e lesive per quanto attiene la professionalità e la dignità del personale dipendente”.

Questo conferma una volta di più che, fatta salva la loro onestà, che nessuno mette in dubbio, l’incapacità di chi ci amministra è ogni giorno più lampante, come pure la sua arroganza. Posso comunque anticipare di aver scritto, insieme ad altri Consiglieri di opposizione, al Prefetto di Roma per intervenire su tale situazione amministrativa anomala che si è creata a Genzano da 2 anni a questa parte, visto che mina il sentimento di legalità e di fiducia nello Stato all’interno della comunità genzanese ed è necessaria per ristabilire la normale dialettica democratica”.

“E’ una situazione gravissima – ha ribadito Luca Lommi – soprattutto con un Segretario comunale che non adempie alle disposizioni del Prefetto, che copre i ritardi politici della maggioranza, non ha potere di sprone nei confronti degli organi di governo, anche in merito ai tempi di risposta alle interrogazioni poste dai Consiglieri comunali ed ha messo e continua a mettere in seria discussione il rapporto di collaborazione e assistenza giuridico-amministrativo con gli stessi, nonostante dovrebbe essere garante della legittimità degli atti amministrativi del Comune”.

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